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Case d’appuntamento con triage sanitario anti Covid all’ingresso: arrestata la coppia che le gestiva

Una coppia è stata arrestata con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione: i due avevano organizzato due case d’appuntamento a Cremona e Crema. Nei due appartamenti era stato creato all’ingresso un vero triage anti-Covid. Inoltre erano state installate delle telecamere per poter eludere i controlli.
A cura di Ilaria Quattrone
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Avevano organizzato un triage sanitario anti-Covid all'ingresso delle due case di appuntamento che gestivano a Cremona e Crema: due persone, un uomo di 73 anni originario di Mede, in provincia di Pavia, e una donna di 52 anni sono state arrestate con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Stando a quanto riportato dal giornale Cremonaoggi, la coppia è stata denunciata dai vicini che lamentavano un via vai di persone all'interno degli appartamenti anche durante il lockdown.

Il triage sanitario organizzato all'ingresso

Dopo aver ricevuto le segnalazioni dei residenti, i carabinieri del Norm della Compagnia di Cremona hanno avviato le indagini. Dalla loro ricostruzione è emerso che i due avevano sistemato gli appartamenti come se fossero dei centri massaggi. All'ingresso avrebbero poi organizzato un triage sanitario: veniva misurata la temperatura e poi si procedeva con la sanificazione di mani, vestiti e scarpe. A ognuno di loro veniva poi data una mascherina usa e getta.

Le telecamere per eludere i controlli

Stando alle indagini, la coppia aveva creato anche degli annunci pubblicitari su Internet. I clienti sarebbero arrivati da diverse province: Piacenza, Cremona, Parma, Lodi, Mantova e Brescia. Inoltre i due non sarebbero stati diretti proprietari degli appartamenti. La proprietà infatti è di una professionista di Cremona del tutto estranea alla vicenda. Fuori dalle abitazioni sono state trovate anche alcune telecamere di videosorveglianza attraverso le quali i due controllavano gli accessi così da poter eludere eventuali controlli. I militari hanno quindi proceduto, venerdì 5 marzo, all'arresto dell'uomo e della donna nella loro casa di Fiorenzuola d'Arda in provincia di Piacenza.

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