Caryl Menghetti, accusata di aver ucciso il marito: era convinta che la figlia di 5 anni fosse in pericolo
Nella serata di giovedì 25 gennaio la 45enne Caryl Menghetti ha ucciso il marito Diego Rota nella loro casa di Martinengo, comune che si trova in provincia di Bergamo. Lo avrebbe colpito con un coltello da cucina. Sembrerebbe che la donna soffrisse da diverso tempo di problemi psichiatrici. Sulla base di quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, Menghetti pensava che il marito potesse far del male alla figlia di cinque anni.
I genitori della donna si erano trasferiti nella sua villetta
Considerate le sue condizioni, i genitori della 45enne avevano deciso di trasferirsi per qualche tempo nella villetta. Tre anni fa la donna era stata sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio. Sembrerebbe che ultimamente, a incidere sul suo statu emotivo, c'erano alcune problematiche legate al lavoro. Il giorno prima dell'omicidio, si era recata all'ospedale di Treviglio perché avrebbe avuto alcune allucinazioni. Nel pomeriggio era stata dimessa con una terapia farmacologica e l'indicazione di rivolgersi al servizio territoriale.
La vittima sarebbe stata colpita alle spalle
Menghetti è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Treviglio. Si trova in carcere a Bergamo ed è accusata di omicidio volontario aggravato. Assistita dall'avvocato Fabrizio Bosio, chiederebbe sempre della figlia che adesso si trova con i nonni materni. La sera dell'omicidio, la piccola non si sarebbe accorta di nulla.
La vittima lavorava come falegname di 56 anni. Sulla base di quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato aggredito alle spalle. L'autopsia stabilirà quanti colpi gli sono stati inferti: al momento sembrerebbe una decina.