video suggerito
video suggerito

Cartello contro Liliana Segre al corteo per la Palestina a Milano: aperta un’inchiesta per odio razziale

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per odio razziale dopo che sono apparsi alcuni cartelli contro la senatrice a vita Liliana Segre, il ministro della Difesa Guido Crocetto e altri che sono stati definiti “agenti sionisti”. Denunciato anche Chef Rubio per alcune frasi pronunciate durante un incontro a Milano.
A cura di Ilaria Quattrone
58 CONDIVISIONI
Il cartello contro Liliana Segre al corteo per la Palestina
Il cartello contro Liliana Segre al corteo per la Palestina

Durante l'ultima corteo pro Palestina, organizzato a Milano, sono apparse alcuni cartelli contro la senatrice a vita Liliana Segre, il ministro della Difesa Guido Crocetto e altri che sono stati definiti "agenti sionisti". In queste ore sono arrivate alla Procura meneghine alcune denunce contenute in un'informativa della Digos. I magistrati sono quindi pronti ad aprire un fascicolo con l'ipotesi di reato di "propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa".

I nomi – che dovrebbero essere due – che sono apparsi nell'informativa saranno a breve iscritti nel registro degli indagati. Tra questi c'è anche quello di Chef Rubio, all'anagrafe Gabriele Rubini, che durante l'incontro "Senza se e senza ma con la resistenza palestinese" – organizzato dai Carc  durante la "Festa nazionale della Riscossa popolare" che si è svolta al Gratosoglio autogestita – ha detto: "Se c'è qualcuno che non dorme la notte ed è in grado di selezionare dei muri dove sa che all'interno di quelle case abitano degli agenti sionisti: 3,80 euro di bomboletta e comincia a scrivere".

Durante la manifestazione del 28 settembre, sono stati esposti alcuni cartelli con lo stesso appellativo "agente sionista" rivolti a Segre, Crosetto, il presidente di Stellantis, John Elkann, Riccardo Pacifici, ex presidente della comunità ebraica di Roma, Francesco Giubilei, editore e giornalista, e Marco Carrai, imprenditore e console onorario d’Israele in Toscana. Nelle prossime ore potrebbero quindi arrivare i nomi degli altri indagati.

58 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views