Carriera alias nelle scuola, FdI sbaglia a citare uno studio in una mozione e l’autrice li smentisce
Nell'ultima mozione presentata al Consiglio regionale della Lombardia da Fratelli d'Italia contro la diffusione dei regolamenti scolastici sulla carriera alias, il partito citava uno studio realizzato dalla psicologa Jiska Ristori. L'elaborato serviva a giustificare la mozione nella parte in cui si fa riferimento ai danni che questi strumenti possono avere sul benessere psicologico degli adolescenti.
La smentita della psicologa
La stessa professionista ha però inviato una lettera in cui smentisce le parole dei consiglieri: "Come autrice dell’articolo vorrei sottolineare come tale citazione sia fuori contesto e usata in modo strumentale per sostenere tesi opposte a quelle ivi contenute", ha scritto Ristori che spiega come sia stato riportato uno studio del 2016 dove non c'è alcun riferimento alla carriera alias.
"Al contrario gli studi, già nel 2016, dimostravano come – precisa ancora la dottoressa che ha diffidato i consiglieri dall'utilizzare i suoi studi in maniera strumentale – in adolescenza la strutturazione dell’identità di genere appare consolidata e nei casi in cui sia presente Incongruenza di Genere questa raramente desiste". La psicoterapeuta precisa invece come diversi studi dimostrino che la carriera alias sia "un importante strumento di supporto al buon funzionamento psicologico di giovani persone transgender".
Ristori – che ritiene come l'affermazione sociale delle persone con varianza o incongruenza di genere vada sostenuta fin dalla giovane età – ha così concluso sostenendo che si dissocia completamente dalla mozione presentata "ritenendo al contrario l’importanza garantita la possibilità di aver accesso alla carriera alias al fin del benessere psicologico delle giovani persone transgender e del contrasto al precoce drop out scolare cui gli adolescenti trasngender sono ancora troppo frequentemente caratterizzati".
Pizzighini (M5S): Mozione FdI atto politico incommentabile
Sul caso si è espressa la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Paola Pizzighini che ha preciso come la mozione presentata da FdI sia un "un atto politico sgradevole e incommentabile, scritto e pensato in modo vigliacco per colpire una minoranza, al fine di spostare l’attenzione sui disastri che stanno combinando al governo del Paese e della Regione. Un testo che mistifica non solo la realtà, ma anche le sue fonti".
"In pratica – spiega ancora Pizzighini – pervasi dal fervore discriminatorio i consiglieri di Fratelli d'Italia non si sono nemmeno sincerati di leggere quello che avevano scritto. Tanto basterebbe per cestinare un testo irricevibile, che già aveva imbarazzato la stessa maggioranza prima dell'estate".