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Carpenedolo, imprenditore e segretaria in ufficio anche se positivi al Covid: scatta la denuncia

Un imprenditore e una segretaria, rispettivamente suocero e nuora, di un’azienda di Carpenedolo, in provincia di Brescia, si sono presentati regolarmente in ufficio seppur positivi al tampone Covid. Stando alle prime informazioni, dal primo di marzo i due erano tutti i giorni alla loro scrivania nonostante erano stati segnalati da Ats: avevano continui contatti con gli altri dipendenti. Per loro è scattata la denuncia.
A cura di Giorgia Venturini
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Si sono presentati regolarmente in ufficio seppur positivi al tampone Covid. É successo in una azienda di Carpenedolo, in provincia di Brescia, dove ieri giovedì 11 marzo sono intervenuti i carabinieri di Desenzano denunciando il titolare e una segretaria, nonché sua nuora. Stando alle prime informazioni riportate sul Giornale di Brescia, dal primo di marzo i due erano tutti i giorni alla loro scrivania nonostante la positività al tampone molecolare mettendo a rischio i colleghi, ma anche clienti e fornitori che in questi dieci giorni sono passati in azienda senza sapere nulla. E con loro anche le loro famiglie. Ma c'è di più: i militari hanno messo a verbale che nell'interno dell'azienda non sono state rispettate le norme di sicurezza sanitaria come previsto da protocollo.

Nuora e suocero erano segnalati da Ats come casi positivi

Il blitz dei carabinieri è scattato dopo che i militari, in collaborazione con gli specialisti del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil), hanno avuto segnalazioni sospette di quello che stava accadendo all'interno della ditta. Così sono stati avviati degli accertamenti. Fino a ieri mattina quando i militari si sono presentati in azienda: dopo aver preso i nominativi di tutte le persone al lavoro in quel momento hanno scoperto che il titolare, un uomo di 76 anni e sua nuora, assunta come segretaria contabile, erano stati segnalati dall'Ats dopo la loro positività al Covid. I due però, invece di essere a casa in isolamento, andavano regolarmente in ufficio avendo continui contatti con i loro dipendenti. E ancora: non tutti i dipendenti durante le ore di lavoro indossavano la mascherina.

Uno dei due ha cercato di sfuggire ai controlli

Uno dei positivi avrebbe anche cercato di sfuggire ai controlli dei militari raggiungendo uno degli alloggi all'interno dell'area industriale, senza successo. Donna e suocero sono stati denunciati penalmente per aver violato l’isolamento e sono scattate le sanzioni amministrative per il mancato rispetto dei protocolli. L'aziende è stata costretta a chiudere: deciderà la Prefettura stabilire il giorno di riapertura.

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