Caro energia, la chiesa riduce il numero delle messe per risparmiare sulla corrente
Dopo l'illuminazione pubblica, i negozi e gli impianti sportivi, arrivano anche le chiese. Persino le parrocchie si trovano ormai in ginocchio, davanti alle ultime bollette di luce e gas. E non certo per pregare: ormai i numeri e le spese per l‘energia sono diventate insostenibili.
E così, per risparmiare e far fronte ai nuovi esborsi, un sacerdote di Legnano (Milano) ha preso una decisione tanto drastica quanto necessari. Meno messe, e luci spente durante le celebrazioni.
Bollette aumentate del 116 per cento
"Da gennaio ad agosto 2021 la parrocchia aveva speso in utenze 28.360 euro. Nello stesso periodo del 2022 abbiamo speso 61.290 euro, con una spesa aggiuntiva di 32.930 euro che significa il 116 per cento in più rispetto allo scorso anno. Nel mese di settembre 2022 abbiamo ricevuto una bolletta elettrica di 5mila euro", ha spiegato durante l'ultima messa ai fedeli il sacerdote della parrocchia del Redentore, don Stefano Valsecchi.
Luci spente durante la messa
La decisione, insomma, è presa. Il sacerdote ha deciso di non di non celebrare più messe in settimana, e di tenere spente le luci durante la funzione, ad eccezione di poche lampadine a led. La temperatura all'interno della chiesa non supererà inoltre i 18 gradi.
"Faremo scelte coraggiose per poter tentare di passare l'inverno", le parole del sacerdote. Ma come prenderanno queste scelte, i fedeli?