Caro energia, in Lombardia 830mila famiglie non riescono a pagare le bollette
La crisi energetica colpisce i bilanci delle famiglie che non riescono più a far quadrare i conti alla fine del mese. Sono 830mila i residenti in Lombardia che negli ultimi nove mesi non hanno pagato una o più bollette di luce e gas.
Il numero dei morosi potrebbe salire ancora
A renderlo noto è un'indagine commissionata da Facile.it, il portale che si occupa di confrontare le offerte di diversi servizi disponibili sul mercato, e condotta a settembre dagli istituti mUp Research e Norstat con un questionario online proposto a un campione rappresentativo della popolazione nazionale.
Da non sottovalutare sarà l'aumento vertiginoso dei prezzi avvenuto negli ultimi mesi e che non accenna a diminuire. Se i prezzi continueranno a crescere, si legge nell'indagine, il numero dei morosi non potrà che aumentare. Secondo l'indagine sarebbero 569mila i residenti che potrebbero non riuscire a pagare le prossime bollette.
Situazione analoga anche per i lombardi che vivono in un condominio. Sono 350mila quelli che hanno saltato il pagamento di una o più rate dell'amministrazione e se i rincari non dovessero arrestarsi a questo numero se ne aggiungeranno altri 438mila.
Il dieci per cento degli italiani non riesce a pagare le bollette
Guardando i dati nazionali, sono 4,7 milioni gli italiani che non hanno potuto far fronte al pagamento delle bollette (il 10,7 per cento) e le proiezioni sul futuro sono tutt'altro che incoraggianti. Lo studio evidenzia che quasi quattro milioni di persone sono seriamente preoccupate dal rialzo dei prezzi. Senza un'inversione di tendenza hanno dichiarato che potrebbero trovarsi impossibilitati a far fronte alle prossime bollette energetiche.
Le aree più in sofferenza, dove gli italiani fanno maggiore fatica a rispettare le scadenze dei pagamenti sono le regioni del Centro (11,5 per cento) e al Sud e nelle Isole (11,2 per cento).
La caratteristica emergenziale dell'attuale situazione economica che investe le famiglie è confermata dal fatto che quasi due persone su tre (il 62 per cento del campione) hanno risposto di aver saltato il pagamento per la prima volta.