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Carmela Girasole morta in ospedale per un aneurisma, indagato il compagno per omicidio preterintenzionale

Il compagno di Carmela Girasole è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio preterintenzionale. Un “atto dovuto” che consente al 46enne di partecipare agli accertamenti sulla morte della maestra di 45 anni di Brescia.
A cura di Enrico Spaccini
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Carmela Girasole (foto da Facebook)
Carmela Girasole (foto da Facebook)

È stato iscritto nel registro degli indagati il compagno di Carmela Girasole, la maestra di 45 anni deceduta la scorsa settimana all'ospedale Civile di Brescia a causa di un aneurisma. Il fascicolo, aperto con l'ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale, è stato affidato al pm Francesco Carlo Milanesi che ha disposto l'autopsia sul corpo dell'insegnante. L'obiettivo è capire cosa abbia provocato quell'aneurisma, se una caduta accidentale o un evento traumatico indotto da qualcuno. L'iscrizione del compagno 46enne della donna gli consente di nominare consulenti che potranno prendere parte ai vari accertamenti.

Girasole era arrivata in pronto soccorso in condizioni disperate

Stando a quanto ricostruito, Girasole era arrivata al pronto soccorso dell'ospedale Civile lo scorso 23 settembre trasportata in condizioni disperate, priva di conoscenza, con un'ambulanza sulla quale era salito anche il suo compagno, un 46enne di nazionalità tunisina. I medici hanno sottoposto l'insegnante di Matera a un intervento chirurgico d'urgenza, ma questo non è bastato a salvarle la vita.

La morte di Girasole pare essere dovuta a un aneurisma cui origine è ancora ignota. Il corpo della 45enne presentava anche vari lividi sparsi, per questo motivo i sanitari hanno informato le forze dell'ordine che hanno provveduto ad avviare un'indagine. L'ipotesi è che la 45enne sia rimasta vittima di un incidente domestico, probabilmente una caduta dalle scale.

I vari ricoveri della 45enne in anonimato

Tuttavia, pare che quella non era la prima volta che Girasole si presentava in pronto soccorso lamentando forti mal di testa e, in un caso, avrebbe anche detto di essere caduta. La 45enne avrebbe fatto accesso ripetutamente all'ospedale in anonimato, senza concedere l'autorizzazione a rivelare il ricovero e le condizioni di salute.

L'autopsia disposta dal pm Milanesi dovrà stabilire con esattezza le cause del decesso della 45enne e cercare elementi che possano far pensare al coinvolgimento di un'altra persona nella caduta rivelatasi fatale. Pare, comunque, che Girasole non avesse mai segnalato situazioni di pericolo.

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