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Carmela Fabozzi e Gianna Del Gaudio: cosa hanno in comune gli omicidi e perché rischiano di restare irrisolti

Da una parte Gianna Del Gaudio, la donna  morta nella sua villetta di via Madonna delle Nevi a Seriate. Dall’altra c’è Carmela Fabozzi, la 73enne è stata trovata morta in casa sua a Malnate. Cosa hanno in comune questi due omicidi?
A cura di Giorgia Venturini
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A sinistra Carmela Fabozzi a destra Gianna Del Gaudio
A sinistra Carmela Fabozzi a destra Gianna Del Gaudio

Due donne morte in casa. Un uomo sconosciuto visto aggirarsi nei pressi della casa. Pochi indizi, tanti dubbi e poche certezze. Due omicidi simili tra loro che aspettano ancora delle risposte. Da una parte Gianna Del Gaudio, la donna  morta nella sua villetta di via Madonna delle Nevi a Seriate la notte tra il 26 e il 27 agosto del 2016. Il marito, l'unico imputato, è stato assolto. L'uomo racconta di aver visto uno sconosciuto entrare in casa e uscire nella notte. Chi sia resta ancora un mistero.

Dall'altra c'è Carmela Fabozzi, la 73enne è stata trovata morta in casa sua a Malnate (Varese) lo scorso 23 luglio dal figlio, intorno alle 19. I vicini raccontano che la stessa mattina del delitto hanno visto un uomo sconosciuto chiedere di lei. Chi sia? Altro mistero.

L'omicidio di Gianna Del Gaudio

Nella villetta di via Madonna delle Nevi la notte di sei anni fa insieme a Gianna, 63 anni, c'era anche il marito Antonio Tizzani, ex ferroviere di pochi anni più vecchia di lei. Tutto accade poco dopo la mezzanotte quando la 63enne è in cucina a sistemare la casa dopo una cena con il figlio e la compagna e Tizzani è in giardino a innaffiare le piante: poi le urla e l'omicidio.

Il marito racconta di aver trovato la moglie a terra in una pozza di sangue. Cosa sia successo è ancora tutto da capire: si parla in un primo momento di una rapina finita male ma nulla è stato rubato. Il marito racconta di aver visto un uomo uscire dalla finestra. A processo però ci andrà Tizzani.

Qualche giorno prima infatti dietro a una siepe è stato trovato un sacchetto di plastica: all’interno un taglierino e due guanti in lattice. Sul taglierino è stato trovato sporco del sangue di Gianna e con tracce di dna di Antonio. Sui guanti il dna di un ignoto. In primo grado il marito viene assolto, ora si sta discutendo il secondo grado di giudizio.

L'omicidio di Carmela Fabozzi

A distanza di sei anni l'altro omicidio su cui sono concentrate tutte le attenzioni degli investigatori è quello di Carmela Fabozzi, la donna di 73 anni trovata morta dal figlio nella sua casa di Malnate, in provincia di Varese. In questi giorni i carabinieri hanno fatto un nuovo sopralluogo nella casa dell'anziana in via Sanvito nella speranza di trovare un indizio che permetta agli investigatori di risalire all'identità dell'assassino.

Chi sia ancora non si sa: al momento per certo i vicini parlano di un uomo mai visto prima che la mattina del delitto cercava la vittima. Si sa che l'uomo ha circa 60 anni ma nessuno si è ancora fatto avanti. Perché non parlare, può essere l'assassino? Sulla porta, così come sulle finestre, non ci sono segni in effrazione. Altro mistero l'arma del delitto: l'autopsia infatti ha confermato che la donna è stata colpita con un oggetto contundente alla testa. Quale è resta ancora da scoprire.

Cosa hanno in comune i due omicidi

Per tutti e due gli omicidi si va a caccia di Dna e altro materiale biologico che possa far risalire all'identità del killer. Per ora, per entrambi i casi, non c'è ancora né un nome né un volto: sebbene marito e vicini possano averlo visto in faccia delineare l'identikit è quasi impossibile. Colpa del buio o di pochi secondi.

Per il caso di Gianna Del Gaudio si parla anche di un possibile serial killer. Tracce dello stesso dna di un ignoto è stato trovato anche sul cadavere di Daniela Roveri, la manager uccisa quattro mesi dopo Gianna. Anche lei uccisa con una coltellata alla gola nell’atrio del suo paese. Anche il suo resta un omicidio irrisolto. Per tutti e due gli omicidi manca l'assassino, manca il movente. Ma esiste veramente questo misterioso sconosciuto? Non resta che affidarsi alle indagini di investigatori e inquirenti.

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