Carlotta Benusiglio trovata impiccata a Milano, la Cassazione assolve in via definitiva l’ex fidanzato
È stato assolto in via definitiva Marco Venturi, accusato della morte dell'ex fidanzata Carlotta Benusiglio. La stilista 37enne era stata trovata impiccata a un albero di piazza Napoli a Milano la notte del 31 maggio 2016. Secondo l'accusa, Venturi aveva avuto responsabilità determinanti nel suo suicidio, ma la Cassazione dopo l'udienza di oggi, 8 maggio, ha deciso di confermare la sentenza della Corte d'Assise d'appello che lo aveva assolto.
La condanna in primo grado
Venturi era stato condannato in primo grado a 6 anni di reclusione, ritenendolo colpevole di "morte come conseguenza di altro reato", ovvero stalking. La gup Raffaella Mascarino aveva deciso che non si era trattato di omicidio, ma di suicidio o atto dimostrativo finito in tragedia causato dall'ex compagno.
Per l'accusa, Venturi per due anni aveva sottoposto Benusiglio a vessazioni sia fisiche che psicologiche. Per questo motivo, la pm Francesca Crupi aveva chiesto una condanna a 30 anni di reclusione.
L'assoluzione in appello e la decisione della Cassazione
L'11 ottobre scorso, però, il 47enne è stato assolto in secondo grado "perché il fatto non sussiste" da tutte le imputazioni. Per la Corte d'Assise d'appello, la stilista si era tolta la vita al termine dell'ennesimo litigio con Venturi, mentre lo stalking contestato era "inesistente".
La Procura generale di Milano, invece, aveva sostenuto ancora l'ipotesi della morte come conseguenza di stalking e ha presentato ricorso in Cassazione. Nell'udienza dell'8 maggio, il pg della Cassazione ha chiesto ai giudici di respingerlo confermando, così, l'assoluzione del secondo grado di giudizio.