Carlo Cracco, lo scontrino da 29 euro per pizza e acqua finisce su Twitter: riesplodono le polemiche
Si possono spendere 29 euro per una pizza margherita e una bottiglia d'acqua? Sì, se si decide di andare a mangiare al ristorante (o meglio al Cafè) di Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano. Il locale dello chef stellato di origini venete ma ormai milanese d'adozione è aperto da anni e i suoi prezzi non proprio abbordabili hanno fatto a lungo parlare di sé, così come l'ormai famosa pizza margherita dello chef. Eppure c'è chi, evidentemente, o non è a conoscenza dei prezzi del locale (che pure sono bene esposti sia nel menù all'ingresso sia in quello che viene consegnato ai tavoli), oppure decide di andare comunque a mangiare da Cracco per poi poter fotografare le prelibate pietanze e soprattutto lo scontrino del conto salato.
È forse il caso di un'utente di Twitter che ha pubblicato sul social network le foto della pizza margherita di Cracco e dello scontrino pagato per la stessa e una bottiglia d'acqua da 75 centilitri. Ventinove euro, come già scritto, il totale, così suddiviso: 7 euro per l'acqua e 22 euro per la pizza che, come aveva scritto poco più di un mese fa Fanpage.it, in effetti è rincarata e costa adesso tale cifra. "La mia amica è andata da Cracco a Milano … C'è crisi, grossa crisi…", la frase che accompagna la foto.
Il tweet ha dato vita a una lunga discussione sul social network, alimentando nuovamente le polemiche sui prezzi giudicati eccessivi del ristorante di Cracco. Non sono mancati però commenti in difesa dello chef o persone che hanno parlato di "polemica preconfezionata": "Sei da Cracco, sei in Galleria Vittorio Emanuele II a due passi dal Duomo. Potrai mai aspettarti un conto economico? Mi sa tanto di polemica preconfezionata", ha scritto un utente, mentre un altro ha risposto sarcastico: "Naturalmente l'amica è andata da Cracco per poi poter dire che è andata da Cracco e fare la foto alla pizza e allo scontrino di Cracco".
Anche il presidente della Fondazione Gimbe Cartabellotta partecipa alla polemica
A sorpresa, tra coloro che hanno preso parte alla discussione social scaturita dalla pubblicazione della foto dello scontrino c'è stato anche il presidente della Fondazione Gimbe, il dottor Nino Cartabellotta. "Ogni cosa vale il prezzo che il compratore è disposto a pagare per averla", ha risposto Cartabellotta, citando una massima del drammaturgo latino Publilio Siro. Per la cronaca, l'utente che ha pubblicato la foto ha poi aggiunto che all'amica la pizza di Cracco è piaciuta. Se non il portafogli, almeno ha salvato il palato.