Carlo Acutis, perché diventerà santo e in quale giorno si celebrerà il suo culto
Ormai è ufficiale. Diventerà santo Carlo Acutis, lo studente milanese morto a soli 15 anni nel 2006 e beatificato nel 2016: il processo di santificazione si concluderà il prossimo fine aprile a Roma, in occasione del Giubileo, e il suo culto si celebrerà il 12 ottobre, giorno della morte del ragazzo in un letto d'ospedale a Monza.
L'anno prossimo il ragazzo morto nel 2006 diventerà ufficialmente il primo santo millennial, grazie a due miracoli riconosciuti dalla Chiesa e alla promozione della fede attraverso il web quando era in vita.
Carlo Acutis, santo patrono di Internet
L'icona di Carlo Acutis è quella di un giovane come tanti, vestito in felpa, polo e scarpe da ginnastica. La sua passione per la Rete l'aveva portato a realizzare un sito sui miracoli eucaristici, diventato subito molto popolare, mentre da studente del liceo Leone XIII a Milano portava avanti le sue passioni come lo studio, lo sport e i videogiochi.
"Carlo ha reso santa la sua normalità perché ha fatto tutto con Gesù: quando andava a giocare a pallone con gli amici o si impegnava per aiutare gli anziani e i senzatetto nelle strade di Milano. C'era poi l'attività di catechista che ha svolto con passione, un'opera costante per diffondere la parola del Signore", sono state le parole della madre.
"Carlo faceva programmi a nove anni con i libri presi al Politecnico di Milano. Vedeva le file ai concerti, alle partite, ma non vedeva queste file davanti all'eucarestia, si è chiesto come aiutare le persone a capire. Ha aiutato tanta gente a riscoprire la fede".
Il miracolo per il quale è stato fatto santo Carlo Acutis
Il miracolo attributo all'intercessione di Carlo Acutis e riconosciuto dalla Chiesa riguarda l'inspiegabile guarigione di una studentessa 23enne originaria del Costa Rica, studentessa a Firenze in fin di vita dopo un incidente in bicicletta, avvenuta nel 2022. La ragazza, secondo la Chiesa, è guarita del tutto dopo l'invocazione del beato Acutis da parte della madre, che si era recata ad Assisi a pregare davanti alle spoglie mortali dello studente 15enne.