Milano, capotreno aggredita a calci, sputi e pugni: si cercano i malviventi
Sono ancora ricercati i delinquenti che hanno aggredito una capotreno del convoglio che collega le stazioni di Milano Lancetti e Milano Villapizzone. La donna è stata presa a calci, pugni e sputi mentre lavorava. È successo nella serata di sabato 27 marzo. Erano le 21.55 quando, come si legge in una nota dei sindacati dei ferrovieri, "è stata bersaglio di sputi, insulti, calci e pugni da parte di un gruppo di delinquenti".
Le sigle sindacali: Le istituzioni riportino maggiore sicurezza
Secondo quanto riportato dalle sigle sindacali, la capotreno ha dovuto "ricorrere alle cure mediche” in ospedale dopo l'intervento dei medici delle ambulanze inviate dall'Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia. Le ferite più gravi, spiegano ancora dai sindacati, sono quelle che ha patito per la violenza psicologica subita. Per questo motivo, Filt Cgil, Fit Cisl, Ultrasporti Uil, SLM Fast Confsal, Ugl Ferrovieri e Faisa Cisal "invitano con forza istituzioni ed aziende, anch’esse parti coinvolte, ad attivare tutte le risorse possibili affinché si possano riaprire i tavoli di confronto per riportare al centro il tema della sicurezza", esprimendo grande solidarietà alla capotreno, "vittima di questa vile aggressione".
Numerose le aggressioni ai dipendenti ferroviari
Il problema delle aggressioni ai dipendenti delle linee ferroviarie, purtroppo, non è una novità. "Da tempo – scrivono ancora nella nota – i sindacati denunciano tali atti criminali e ingiustificabili, sintomo di gravi situazioni di disagio vissuti nel nostro Paese e, contemporaneamente, chiedono tavoli di confronto dedicati al tema della sicurezza a terra e a bordo dei treni". Le forze dell'ordine sono al lavoro per ricostruire i movimenti dei delinquenti e assicurarli alla giustizia dopo le indicazioni fornite dalla capotreno.