Caos vaccini Lombardia, Moratti attacca il sistema di prenotazione: “Servono decisioni drastiche”
"Per il buon proseguimento della vaccinazione le cose che non funzionano vanno cambiate e su Aria servono decisioni rapide e drastiche": a scriverlo in un tweet è l'assessora regionale al Welfare Letizia Moratti. La vicepresidente di Regione Lombardia attacca nuovamente la società regionale che gestisce il sistema di prenotazione dei vaccini anti-Covid e che nelle ultime settimane ha registrato diverse criticità creando disguidi e disagi ai centri vaccinali.
Disagi registrati in diverse province lombarde
Nei giorni di sabato 20 e domenica 21 marzo, diverse strutture ospedaliere di Como, Lecco, Cremona e Monza hanno dovuto fare i conti con il mancato invio degli sms necessari a indicare data e luogo delle vaccinazioni agli aventi diritto. Questo ha fatto sì che su una media di 500 prenotazioni si presentassero pochissime persone costringendo le Aziende socio sanitarie territoriali, spesso con l'aiuto dei sindaci, a contattare uno a uno gli aventi diritto così da non sprecare le dosi e soprattutto proseguire con la campagna di vaccinazione. Emblematico il caso di Cremona dove per due giorni di fila fuori dalla struttura allestita a CremonaFiere, che offre la possibilità di svolgere 500-600 vaccinazioni al giorno, si sono presentate in appena 58 persone.
Gli attacchi dell'assessora Moratti e del consulente Bertolaso
Già sabato sera, dopo aver ricevuto la notizia di diversi problemi negli ospedali di molte province lombarde, l'assessora Moratti non aveva risparmiato dure parole nei confronti di Aria: "L’inadeguatezza di Aria Lombardia incapace di gestire le prenotazioni in modo decente rallenta lo sforzo comune per vaccinare. È inaccettabile! Grazie agli operatori che si prodigano vaccinando comunque 30 mila persone al giorno e grazie ai cittadini lombardi per la pazienza". Un attacco nei confronti di Aria che segue quello sferrato nelle settimane precedenti dal consulente per la campagna di vaccinazione Guido Bertolaso. Bertolaso, avuta notizia di centinaia di over 80 recatesi fuori dall'ospedale Niguarda di Milano, aveva condiviso su Facebook un post in cui scriveva: "La coda degli anziani fuori dal centro vaccinale di Niguarda per gli errori di Aria che manda 900 convocazioni al posto delle 600 previste è una vergogna. Ho mandato la Protezione Civile ad assisterli, mi scuso con tutti loro!".
Il passaggio a Poste Italiane
Il malcontento dell'assessora Moratti era già stato percepito alcune settimane fa quando lei stessa aveva annunciato il passaggio della gestione delle prenotazioni da Aria a Poste Italiane: "La scelta di Poste è strutturale e sarà operative tra tre settimane", aveva detto a inizio marzo. Tre settimane ormai passate abbondantemente e che pongono diversi dubbi e interrogativi sul perché il passaggio non sia ancora avvenuto. Intanto a farne le spese rimangono sempre i cittadini lombardi che tra sms non inviati o mandati all'ultimo minuto, lunghe code e appuntamenti fissati in centri vaccinali distanti dai loro luoghi di residenza sono costretti a fare i conti con una cattiva e inadeguata gestione della campagna di vaccinazione.