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Covid 19

Caos vaccini Lombardia, immunologa Viola: “Soffriamo la mancanza di digitalizzazione nella sanità”

L’immunologa dell’università di Padova Antonella Viola, ospite al programma tv “Otto e mezzo” su la7, spiega così il caos vaccini scoppiato negli ultimi giorni in Lombardia: “Paghiamo la mancanza di digitalizzazione snella nella sanità. Cosa che sanno fare in molti altri Paesi”. Il sistema di vaccinazione va in tilt lo scorso weekend quando non arrivano gli sms con ora e luogo della prenotazione per procedere con la somministrazione della dose agli over 80, costringendo le autorità a una corsa contro il tempo per non sprecare i vaccini.
A cura di Giorgia Venturini
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"Se la Lombardia è finita nel caos vaccini è perché paghiamo una mancanza di digitalizzazione snella nella sanità. Cosa che sanno fare molti altri Paesi". Così interpreta gli ultimi giorni della Lombardia l'immunologa dell'università di Padova Antonella Viola ospite al programma tv "Otto e mezzo" su la7: il caos è scoppiato lo scorso weekend quando salta il sistema di prenotazione gestito da Aria soprattutto nelle province di Monza, Como e Cremona. Qui non partono gli sms che indicano agli over 80 e agli insegnanti, ovvero chi ha la priorità in questa fase delle campagna vaccinale, luogo e ora dell'appuntamento. Così in tanti non si presentano e le giornate di sabato e domenica si trasformano in una corsa contro il tempo inviando convocazioni all'ultimo minuto per evitare che le dosi vadano sprecate. Il giorno dopo Regione Lombardia azzera i vertici di Aria, la società al cento per cento del Pirellone incaricata di gestire il sistema di prenotazioni. "Oltre alla mancata digitalizzazione, altro grave problema che sta venendo a galla è l'incompetenza", spiega ancora l'immunologa veneta. E poi solleva anche il problema della disponibilità dei vaccini: "Le dosi non sono sufficienti e quindi tanti over 80 non sono stati chiamati". Problema che si dovrebbe risolvere a breve con l'arrivo in Italia di un milione di vaccini Pfizer.

Per la vicepresidente Moratti la campagna vaccinale sta funzionando

Per la vicepresidente Letizia Moratti però tutto sarebbe sotto controllo: nessuna dose è andata persa e il modello utilizzato da Regione per la campagna vaccinale sta funzionando. Il sistema punta ad accelerare la somministrazioni di dosi soprattutto in quelle zone con alto rischio di criticità, come nei paesi di Mede, Bollate e Castrezzato, nelle settimane scorse al centro di focolai Covid: "Siamo intervenuti con due misure: con la mitigazione, circoscrivendo quelle aree e quindi impendendo la diffusione del virus, e con la vaccinazione reattiva, cioè vaccinando in quelle aree in maniera massiva. A Viggiù, da 664 positivi su centomila abitanti, siamo scesi a 19″. Per la vicepresidente non ci sono dubbi dunque: il modello ha funzionato tanto che "potrebbe essere anche esteso ad altre regioni d'Italia" e tanto che permetterà di concludere "la campagna vaccinale a giugno". Pronostico che sarà mantenuto solo "se avremo i vaccini e avremo il personale". Un particolare non da poco se si considera quanto detto dal presidente Attilio Fontana ieri lunedì 22 marzo: "Se non arrivano nuove dosi i vaccini finiranno a fine mese".

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