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Caos vaccini in Lombardia, Regione corre ai ripari: decima gara per 400mila dosi

Regione Lombardia ha indetto la decima gara per aggiudicarsi 400mila dosi da aggiungere alle 2.4 milioni. Il bando è stato pubblicato il 30 settembre e chiuso il 5 ottobre. La necessità di realizzarne un altro nasce dal fatto che la nona gara non è stata aggiudicata per “inappropriatezza dell’offerta”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Un'altra gara per aggiungere dosi di vaccini antinfluenzali a quelle già annunciate. A indirla ancora Regione Lombardia che, dopo la notizia della mancata aggiudicazione del nono bando, ne ha pubblicato un altro: il decimo. Obiettivo? Trovare 400mila vaccini da sommare ai 2,4 milioni già previsti. La gara è stata aperta il 30 settembre e chiusa il 5 ottobre: tempi brevi motivati dal fatto che la campagna vaccinale dovrebbe partire tra pochi giorni. L'aggiudicazione quindi è attesa per oggi, 6 ottobre.

Caos vaccini, la nona gara non aggiudicata per "inappropriatezza dell'offerta"

Le precedenti gare si sono rivelate un flop. La prima, quella del 23 marzo, è saltata per motivi relativi al prezzo delle dosi. Nella seconda invece il problema è stato la necessità di maggiori quantità. Bisogno che si ripresenta anche nel nono bando. Anche in questo caso Regione Lombardia il 29 settembre comunica di aver "dato mandato ad Aria per procedere con la non aggiudicazione dell'ultima gara" a causa "dell'inappropriatezza dell'offerta in termini di tempi di disponibilità di vaccini e di procedure con una nuova iniziativa con carattere di urgenza". La richiesta contrasta però con quanto affermato pochi giorni fa dall'assessore al Welfare Giulio Gallera che aveva assicurato di "avere dosi disponibili per tutte le categorie a rischio".

All'Auxologico vaccini a 50 euro

Mentre la Regione bandisce gara per trovare più dosi, le strutture private aprono le prenotazioni ai loro clienti. L'Istituto Auxologico Italiano è tra questi. La struttura ha dato il via alle prenotazioni online al costo di 50 euro. Un prezzo che è lievitato a causa dell'aumento dei costi di acquisto. Venerdì è stata data la possibilità ai cittadini di prenotarsi, e in pochi giorni, le richieste sono state così tante da costringere l'istituto a chiuderle in attesa di avere più disponibilità. La notizia ha generato nuove polemiche alimentate da un'unica domanda: perché le strutture private hanno già i vaccini e la Regione fatica a trovarne?

Niente vaccini per gli operatori della sanità privata

Lo stesso quesito è stato posso dal partito democratico lombardo che da mesi sostiene che Regione Lombardia stia gestendo in modo inefficace la questione vaccini. La consigliera Carmela Rozza, infatti, ha più volte affermato che la Regione "non ha acquistato dosi sufficienti". Per tutti questi motivi, è stata presentata un'interrogazione al Consiglio regionale dove si chiede: se sia congruo il prezzo in cui viene proposto il vaccino, come fanno i privati ad averli e come fa Regione Lombardia a non disporne ancora. Oltre all'interrogazione del Pd, è stata presentata una mozione dal consigliere regionale Michele Usuelli (+Europa) che chiede alla Regione di provvedere anche alle vaccinazioni per gli operatori sanitari delle strutture private accreditate, che invece per ora dovranno occuparsene autonomamente, considerato che come scrive Usuelli: "Questi operatori sono categoria prioritaria alla stessa stregua dei colleghi che operano nel sistema pubblico".

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