Caos vaccini in Lombardia, passaggio da Aria al portale delle Poste solo dopo gli over 80
La campagna vaccinale in Lombardia è sempre più nel mezzo del guado, tra disservizi e problemi al portale per le prenotazioni creato dalla partecipata Aria Spa (Azienda regionale per l'innovazione e gli acquisti). Dopo le polemiche e il cambio al vertice, con le dimissioni dell'intero CdA pretese dal governatore Attilio Fontana, si attende il passaggio al portale di Poste Italiane, già annunciato settimane fa dalla vicepresidente Letizia Moratti, ma di cui ancora non si hanno notizie precise.
Stando a quanto apprende Fanpage.it da fonti di Palazzo Lombardia, la campagna dedicata agli over 80 si concluderà ancora con il vecchio portale. Al momento è stata somministrata la prima dose a circa metà degli ultra ottantenni, la previsioni è di completare le prime iniezioni entro l'11 aprile e le seconde per la fine del mese. Anche la vaccinazione degli insegnati, già iniziata e con prenotazioni prese, si concluderà sul sito di Aria Spa.
Solo a quel punto potrà avvenire il passaggio a Poste Italiane, che avranno il delicato compito di gestire la fase di massa, con 6,6 milioni di lombardi adulti da vaccinare. Restano quindi inascoltate le richieste delle opposizioni al Pirellone, che volevano fare intervenire la nuova piattaforma anche per completare i vaccini agli anziani. "Spero che facciano intervenire il sistema di Poste Italiane su tutto, nel momento in cui c'è un nuovo soggetto spero che colgano l'occasione per trasferire sulla nuova piattaforma anche le categorie che vengono attualmente vaccinate con Aria, quindi la gestione degli over 80 e dei fragili", ha dichiarato a Fanpage.it il consigliere regionale Niccolò Carretta (Azione). "Anche perché mi chiedo con che impegno possa lavorare adesso Aria sapendo della decisione di estrometterla del tutto dal resto della campagna vaccinale".
Parole che trovano un'eco nelle dichiarazioni di Mario Mazzoleni, docente di Economia all’Università di Brescia e consigliere di amministrazione dimissionario di Aria Spa. In un'intervista a La Stampa, il membro del Cda dell'azienda regionale sottolineato che "a gennaio Regione Lombardia aveva una trattativa con Poste Italiane per far gestire a loro tutta la parte relativa alle prenotazioni dei vaccini. Il 7 febbraio Poste Italiane ci comunica che non sono nella condizione di farlo. A quel punto qualcuno in Regione Lombardia stabilisce che il portale Siavr di Aria Spa va bene. Questa “valutazione” avviene dopo che per oltre un mese si è chiesto a Poste Italiane di occuparsi lei delle prenotazioni, perché probabilmente c’era contezza, in Regione, del fatto che la nostra piattaforma non fosse adatta".
Un quadro caotico che infatti porta in poche settimane a un nuovo ribaltamento, quando Letizia Moratti all'inizio di marzo annuncia il passaggio alle Poste per i troppi disservizi. Ma tre settimane dopo non è ancora cambiato niente, se non ulteriori problemi tra messaggi non arrivati, ritardi nell'invio e disagi che hanno provocato rabbia e frustrazione in cittadini e amministratori locali, portando fino alla guerra interna alla giunta regionale.