Caos vaccini in Lombardia: “Le dosi acquistate da Regione pagate a un prezzo cinque volte più alto”
È ancora scontro sul tema dei vaccini in Lombardia. Nonostante le rassicurazioni dell'assessore al Welfare Giulio Gallera, c'è chi fatica ancora a credere alle sue parole. L'assessore vive perennemente tra due fuochi: da una parte medici e farmacisti che chiedono a gran voce soluzioni, dall'altro consiglieri e partiti che sferrano duri attacchi e critiche. Ritardi nelle richieste, pagamenti anticipati, prezzi esorbitanti e scarsità di dosi, sono infatti tra le accuse portate avanti dal partito Democratico Lombardo.
Vaccini, uno dei due affidamenti è ancora in attesa di aggiudicazione
Ieri, 6 ottobre, la Regione ha comunicato di essersi aggiudicata altre 500mila dosi che si aggiungono alle oltre 2 milioni ottenute finora. L'asta si è conclusa con l'acquisto di 100mila dosi dalla ditta Life'on e di 400mila dalla Falkem Swiss. "Uno dei due affidamenti però è ancora in attesa di aggiudicazione", spiega a Fanpage.it Samuele Astuti, consigliere del Pd Lombardia. Non solo. Le 500mila dosi sono state acquistate a prezzi elevati rispetto gli anni precedenti: 100mila sono state pagate a 11,99 euro l'una, 400mila a 26 euro per una spesa totale di 10.400.000 euro. "Il prezzo è di cinque volte più alto rispetto all'anno scorso, anno in cui erano già state pagate a prezzi elevati. Inoltre, hanno dovuto accettare la richiesta di garantire un pagamento anticipato", continua Astuti.
La Regione non controlla più il sistema sanitario nel suo complesso: è diventato un vero Far West
Per non parlare del problema della copertura, che potrebbe non soddisfare tutte le categorie a rischio. "Ieri Gallera ha affermato che sono state acquistate tantissime dosi che basteranno a tutti. In realtà però non è vero: le dosi sono al di sotto proprio nell'anno in cui era necessario arrivare alla massima copertura, ha ottenuto un numero esiguo di dosi rispetto al fabbisogno. Il fallimento della Regione è evidente". I lombardi che rientrano nelle fasce a rischio sono infatti 5 milioni tra anziani, bambini, operatori sanitari e scuola: cifra di gran lunga superiore ai vaccini acquistati. Un altro problema è quello relativo alle farmacie. I negozi non sanno ancora quante e quando arriveranno le dosi: "È vero che rifornire le farmacie è un compito che non spetta alla Regione, ma molte altre si sono comunque fatte carico di rifornirle. Quindi anche la Lombardia avrebbe potuto fare un iperstoccaggio".
E le strutture private che fanno pagare 50 euro? Gallera non risponde
Durante l'interrogazione a Gallera, richiesta dal Pd in Consiglio Regionale, l'assessore non ha risposto al quesito relativo alle strutture private. Da qualche giorno, infatti, alcuni istituti come l'Auxologico hanno aperto le prenotazioni – poi subito chiuse a causa del numero delle richieste – per vaccinarsi al costo di 50 euro. Il Pd ha quindi chiesto delucidazioni in merito ai prezzi e soprattutto sul perché le strutture private avessero già dosi quando la Regione fatica a trovarne. "La non risposta di Gallera – conclude Astuti – è indice del fatto che non è la Regione a controllare il sistema sanitario nel suo complesso, tra pubblico e privato. Ormai è diventato un vero Far West".