Caos tamponi a Milano, lunghe code fuori dalle farmacie: “Situazione drammatica, siamo presi d’assalto”
Ancora code fuori dalle farmacie di Milano: l'aumento dei contagi da Covid-19 e la velocità con la quale circola la variante Omicron, costringe molti cittadini a chiedere la possibilità di sottoporsi a tamponi rapidi e molecolari. Un aumento delle richieste che ha portato a disagi e anche a una maggiore esposizione a rischi. Le file fuori dalle farmacie spesso danno luogo ad assembramenti aumentando così la possibilità, qualora vi fossero persone positive, di contagiarsi. Allo stesso tempo per i cittadini sembrerebbe essere diventato complicato, se non quasi impossibile, riuscire a trovare un laboratorio disponibile a eseguire tamponi in tempi rapidi. Tutto questo genera a Milano, come in tutte le altre città italiane, il caos.
Una farmacista: Situazione molto pesante sia per noi che per i cittadini
In fila ci sono sia persone che devono rinnovare il Green Pass perché non vaccinati, ma anche chi ha avuto un contatto con una persona risultata positiva al virus o chi presenta dei possibili sintomi: "La situazione in questo momento è drammatica – racconta una farmacista a Fanpage.it -. Tutte le farmacie sono prese d'assalto. Arrivano persone già dalle 6 del mattino". Una situazione quindi che è diventata "molto pesante sia per noi, ma anche per chi fa la fila. Noi siamo completamente sotto stress". Per la professionista l'unica soluzione possibile è quella di vaccinarsi: "Solo così riusciremo a vedere la luce".
Le linee guida di Regione per alleggerire la pressione
Per alleggerire la pressione degli ultimi giorni, Regione Lombardia ha creato una task force. Le linee guida, stabilite nella giornata di oggi, prevedono l'apertura di nuovi centri tamponi in tutto il territorio. Nei prossimi giorni saranno attivi un centro a Gallarate, Milano Fiera City e aggiunte otto linee in più a Trenno. È stato poi chiesto proprio alle farmacie di allungare i tempi e gli orari per poter eseguire test. Non solo. Sarà anche richiesto ai medici di famiglia di poter sottoporre ai tamponi i propri pazienti.