Caos tamponi a Malpensa, dietrofront della Regione: “Tutti saranno sottoposti al test”
"Nel momento in cui SEA e Usmaf hanno incrementato le aree a disposizione, con una capacità di effettuare 2.000 tamponi al giorno, aumentando cosi' la platea dei passeggeri da testare, saranno testati i turisti stranieri, poi i cittadini italiani, sia lombardi che residenti in altre Regioni". Questo il dietrofront della Regione Lombardia espresso nella persona dell'assessore al Welfare Giulio Gallera che continua a scaricare le responsabilità sulla società che gestisce sia Malpensa che Linate. Il nuovo ciclo ampliato di tamponi sarà in vigore da domani, venerdì 21 agosto.
Gallera scarica la colpa su Sea
La precisazione di Gallera arriva dopo il caos registratosi oggi, dove al primo giorno di test per i cittadini di rientro o in arrivo da Croazia, Spagna, Grecia e Malta, sono stati testati solo i turisti stranieri e i residenti in Lombardia. Una donna residente in Piemonte e sbarcata oggi nello scalo milanese da Minorca, ha raccontato a Fanpage.it la sua delusione per non poter essere testata poiché non lombarda. A giustificare, quantomeno in parte, tale situazione, ci ha provato Gallera spiegando che "gli spazi che, in un primo momento, erano stati individuati a Malpensa da SEA e Usmaf avrebbero consentito l'attivazione di tre postazioni con la possibilità di eseguire 500 tamponi". Per questo, stando a quanto riferisce l'assessore, la Regione avrebbe stabilito le priorità "che, nell'ordine – ha proseguito -, avrebbero privilegiato i turisti stranieri (difficilmente recuperabili dopo aver lasciato l'aeroporto) e i cittadini lombardi (i quali possono contare sui sistemi di segnalazione online delle ATS)".