“Cantastorie sporco”: a Varese compare uno striscione razzista contro Roberto Saviano, indaga la Digos
Nella giornata di ieri, mercoledì 24 luglio, si è svolto un evento nell'ambito del Varese Summer Festival durante il quale era ospite lo scrittore e giornalista Roberto Saviano. Poco prima che salisse sul palco, è apparso uno striscione razzista. L'oggetto è stato rimosso, ma la Digos di Varese ha deciso di aprire un'indagine. È possibile che gli autori appartengano a qualche gruppo di estrema destra.
"Schifato da tutta Italia, cantastorie sporco come uno straccio di seconda mano, ecco lo stereotipo del buon napoletano": sono queste le parole scritte su un lenzuolo bianco che è stato poi appeso nella zona in cui si è svolto lo spettacolo di Saviano "Appartenere – La vita intima del potere criminale", i Giardini Estensi, nell'ambito del Varese Summer Festival. Lo striscione è stato rimosso immediatamente, ma il caso non è passato inosservato né alle forze dell'ordine, che hanno aperto un'indagine, né al giornalista stesso che ha dichiarato: "Lo prendo come un benvenuto. Questo è casa mia".
L'evento ha raccolto centinaia di spettatori. A loro, Saviano ha poi detto: "Laddove c’è la parola, quella è casa mia. Mi hanno invitato qui a Varese a raccontare, quindi sono a casa. L’idea che possano essere loro a decidere chi entra e chi esce mi fa orrore. Quindi doppiamente felice di essere qui ai Giardini Estensi di Varese". Gli investigatori acquisiranno le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona: da quei filmati potrebbero essere individuati gli autori dello striscione. È probabile che si tratti di persone vicine a gruppi di estrema destra. Nei prossimi giori potrebbero esserci maggiori dettagli.