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Calciatore e dirigente sportivo di Serie C indagati per usura: “Erano nello stesso gruppo Telegram di Fagioli”

Il difensore Cristian Anelli e il dirigente sportivo Ninni Corda sono tra gli 11 indagati dalla Procura di Brescia per presunta usura. A denunciarli è stato un 28enne bresciano che ha raccontato anche che i due erano attivi nello stesso gruppo Telegram di scommesse illegali in cui era finito il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli.
A cura di Enrico Spaccini
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Cristian Anelli con la maglia dell'Us Seregno (a sinistra) e il dirigente tecnico dell'Asd Alessandria Ninni Corda (a destra)
Cristian Anelli con la maglia dell'Us Seregno (a sinistra) e il dirigente tecnico dell'Asd Alessandria Ninni Corda (a destra)

La Procura di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati il calciatore Cristian Anelli e il dirigente sportivo Ninni Corda. I loro nomi compaiono in un elenco di 11 persone stilato dai pubblici ministeri Victoria Allegra Boga e Iacopo Berardi che indagano per una presunta usura avvenuta ai danni di un 28enne bresciano ex direttore sportivo di calcio dilettantistico.

Il giovane dirigente ha denunciato di aver ricevuto prestiti in denaro da persone che poi avrebbero preteso la restituzione con un tasso di interesse al 280 per cento. Inoltre, avrebbe raccontato di essersi rivolto ad Anelli e Corda per avere quotazioni vantaggiose in un giro di scommesse illegali e che i due erano attivi nello stesso canale Telegram in cui sarebbe finito anche il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli.

L'inchiesta sulla presunta usura

Come raccontato da Il Giornale di Brescia, la denuncia è stata presentata dal 28enne lo scorso giugno ai carabinieri di Chiari. L'ex direttore sportivo di calcio a livello dilettantistico si sarebbe dichiarato ludopatico raccontando di aver chiesto soldi in prestito da alcune persone. Queste, però, ne avrebbero preteso la restituzione con tassi anche del 280 per cento, che secondo la Procura sarebbero da usura.

L'inchiesta, condotta dai pubblici ministeri Victoria Allegra Boga e Iacopo Berardi, è ancora alle fasi iniziali, ma per il momento è stato stilato un elenco di 11 persone. Tra queste, ci sono proprio Anelli e Corda, citati dal 28enne che avrebbe anche mostrato gli screenshot delle conversazioni avute con loro agli inquirenti.

La scorsa settimana già tre persone sono finite agli arresti domiciliari. Si tratta del dirigente sportivo Claudio Pilotelli, il suo genero Nicola Andreoli e Faton Buzhala. Dopo l'interrogatorio davanti al gip Angela Corvi, per gli ultimi due si è alleggerita la posizione e nei loro confronti è stato disposto solo l'obbligo di firma.

Il ruolo di Anelli e Corda

Cristian Anelli è un difensore classe '89 originario di Asola, in provincia di Mantova. Dopo una carriera in Serie C, ora gioca nel club bresciano Atletico Castagneto tra i dilettanti, ma può vantare anche di una presenza in Serie A con la maglia del Parma nel 2007-2008 (un paio di minuti contro il Genoa a fine campionato). Ninni Corda, invece, è un classe '74 originario di Nuoro che ha alle spalle una carriera da allenatore prima di diventare dirigente sportivo. Ora è direttore tecnico dell'Us Alessandria in Serie C.

I due hanno vissuto parte dei loro percorsi professionali insieme, nello stesso club. Secondo quanto raccontato dall'ex dirigente 28enne, erano anche attivi nel canale Telegram dedicato alle scommesse illegali sul calcio. Si tratterebbe dello stesso gruppo basato nel Comasco in cui, poi, sarebbe finito anche il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli, il quale ha patteggiato una squalifica di 12 mesi, di cui 5 commutati in prescrizioni alternative.

Il 28enne ha spiegato di essersi rivolto ad Anelli e Corda per avere da loro le quotazioni per effettuare scommesse su una piattaforma illegale. Tuttavia, giocando avrebbe accumulato diversi debiti per le mancate vincite. L'ex dirigente ha anche affermato che gli sarebbe stata proposta una via alternativa per saldare il conto, ovvero coinvolgere in quel canale Telegram altre persone, possibilmente calciatori.

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