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Cagnolino abbandonato in condizioni precarie in un giardino: lo adotta il sindaco del paese

Lo scorso 6 settembre nel giardino di Barasso, in provincia di Varese, è stato abbandonato un cagnolino in condizioni precarie: alla fine è stato adottato dal sindaco del paese Lorenzo Di Renzo Scolari.
A cura di Giorgia Venturini
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Dalla pagina Facebook del sindaco Lorenzo Di Renzo Scolari
Dalla pagina Facebook del sindaco Lorenzo Di Renzo Scolari

Era stato abbandonato lo scorso 6 settembre nel giardino di una villa del piccolo paesino di 9mila abitanti di Barasso, in provincia di Varese. Ad adottare alla fine il cagnolino è stato il sindaco del paese Lorenzo Di Renzo Scolari che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato la foto del suo nuovo amico: "Vi presento Giotto, è entrato a far parte della mia famiglia".

E come sostiene il primo cittadino alla fine è stato il cagnolino a scegliere la sua famiglia: "Il suo ingresso è stato inatteso ed inusuale: per la prima volta non ho scelto io il cagnolino che avrebbe arricchito la casa ma ci siamo scelti reciprocamente". Poi Scolari racconta la triste disavventura di questo cane: "Mercoledì questo cucciolo meticcio è stato letteralmente scaricato, senza microchip, medaglietta e in condizioni precarie (gonfio e sporco), in un giardino privato di Barasso. È arrivato, spaesato e spaventato, in Comune, dove, prima di attivare procedure come l’assegnazione in canile, ci siamo presi cura di lui ed ha imparato così a farsi amare diventando un po’ la ‘mascotte' del municipio".

In poco tempo ha conquistato tutti, poi la scelta dell'adozione: "È un cagnetto dolce e tranquillo, dal carattere estremamente mansueto e, dopo aver partecipato alla riunione con i genitori per lo scuolabus, non avendo trovato nessuno che volesse occuparsene, ho scelto di tenerlo con me, adottandolo".

Infine il sindaco fa un appello contro l'abbandono dei cane: "Per la prima volta adotto un cucciolo vittima della miseria umana, dell’ignoranza e della stoltaggine di qualche cretino che ha pensato bene di disfarsene per chissà quale motivo (qualunque esso sia non giustificante). Una piaga orribile, quella dell’abbandono degli animali, che dobbiamo, a gran voce, arginare e combattere. La gioia più grande è vedere Giotto finalmente rasserenato e tranquillo dopo giorni di grande smarrimento e soprattutto curato, accudito ed amato".

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