Cade per una buca e diventa paraplegico, respinta la richiesta di archiviazione: “È colpa del Comune”
Un uomo di 33 anni vive sulla sedia a rotelle dopo un incidente stradale causato da una buca. Per il suo caso, è stata aperta un'inchiesta a Como. La Procura aveva chiesto l'archiviazione, ma il giudice per le indagini preliminari l'ha respinta. A finire sotto la lente, sono i vertici del Comune a cui compete la cura delle strade.
Il 33enne stava percorrendo la strada a 40 chilometri orari
L'episodio contestato risale a cinque anni fa. Nella notte del 17 febbraio 2019, verso le 3.30, il 33enne stava percorrendo via Castelnuovo in selle alla sua Vespa 125. A un certo punto, arrivato all'altezza del Museo della Seta, è finito con la ruota anteriore in un tombino che stava cedendo. Quel tratto, inoltre, era privo di illuminazione diretta. Il motociclista è finito a terra. Nonostante non superasse i limiti di velocità – come dimostrato da un perito incaricato dal Tribunale – ha riportato traumi gravissimi. Stava infatti percorrendo quella strada a quaranta chilometri.
Ha riportato traumi gravissimi
Il casco si è rotto e gli ha causato un trauma cranico, facciale e una lesione che gli aveva fatto perdere l'uso delle gambe. Da quel momento, è costretto su una sedia a rotelle. Nonostante i tentativi di riabilitazione, non ha ripreso la funzionalità di gambe. La Procura, un paio di anni fa, aveva chiesto l'archiviazione. Il giudice l'ha però respinta. È stato quindi riaperto il fascicolo: l'accusa è di lesioni stradali gravissime. Stando al perito del Tribunale, la causa dell'incidente è da attribuire a un avvallamento dell'asfalto.