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Cade per 10 metri in un capannone della Brt: morto il 55enne Maurizio Tibaldi

Il bergamasco di 55 anni Maurizio Tibaldi è morto dopo essere precipitato nella sede della Brt di Milano Bovisa, in via Don Giovanni Minzoni, verso le 7 di sabato mattina. Secondo la Questura potrebbe essere stato colpito da un malore mentre era al lavoro.
A cura di Giorgia Venturini
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Saranno necessari altri giorni di indagini per far luce sulla morte di Maurizio Tibaldi, il facchino bergamasco di 55 anni morto dopo essere precipitato nella sede della Brt di Milano Bovisa, in via Don Giovanni Minzoni, verso le 7 di sabato mattina. Resta ancora da capire quali sono le cause che hanno provocato la caduta dell'operaio: per la Questura Maurizio è morto a seguito di un malore, forse un ictus, che gli ha fatto perdere l'equilibrio. Per il sindaco il sindacato Usb si è trattato invece di un infortunio sul lavoro. Certo è che Tibaldi è morto precipitando da un'altezza di 10 metri dopo essere salito su un macchinario durante un controllo di fine turno. Troppo gravi le ferite riportate durante lo schianto a terra. I soccorsi purtroppo non sono riusciti a salvargli la vita.

La denuncia dei sindacati

Per i sindacati dell'Usb lavoro privato "i lavoratori della BRT di Milano Bovisa parlavano da tempo del precario stato in cui si trovava la scala utilizzata per lo svolgimento di quelle mansioni. Non riusciamo a farcene una ragione, non riusciamo ad abituarci alla freddezza dei numeri, alle statistiche che parlano di una media di 3 morti al giorno nel nostro paese. No! E soprattutto vogliamo chiamare questa vera e propria emergenza nazionale con il nome che ha: assassinii sul lavoro". E ancora: "Le politiche governative, subordinate agli interessi confindustriali, non si preoccupano di mettere un freno alla brutale ricerca di profitto dei padroni, anzi tutte le preoccupazioni e le risorse sono destinate solo a loro.Non viene rafforzato il ruolo di controllo degli enti preposti, non si sostengono misure di riduzione dell'orario di lavoro per garantire sicurezza. Nelle fabbriche e nei magazzini l'imperativo è quello di ‘correre' sempre più e di farlo nelle condizioni di massima precarietà". Saranno eventuali altri accertamenti a chiarire quanto accaduto a Maurizio Tibaldi, al momento però sembrerebbe che sia morto per un malore. Intanto Usb fa sapere che "è promotrice di un progetto di legge per introdurre nel sistema giuridico italiano il reato di assassinio sul lavoro per contrastare il modo tutto nostrano che hanno gli imprenditori per essere competitivi sul mercato giocando sulla pelle dei lavoratori".

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