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Cade in cantiere e il capo gli impedisce di andare all’ospedale: “Costretto a finire il turno”

L’operaio che è caduto dal ponteggio e non è stato soccorso dal suo datore di lavoro è stato costretto a finire anche il turno di lavoro il giorno dell’incidente.
A cura di Giorgia Venturini
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Immagine di repertorio
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È stato costretto a finire il turno l'operaio egiziano di 31 anni che otto mesi fa è caduto da un ponteggio senza essere stato soccorso. A impedirgli di andare in ospedale e di chiedere aiuto è stato il suo datore di lavoro: il capo cantiere non solo non ha soccorso l'operaio, irregolare in Italia e molto probabilmente non era assunto regolarmente, ma lo ha costretto a finire il turno nonostante i forti dolori al torace.

Visitato dopo otto mesi

Il 31enne si è fatto visitare per la prima volta dopo otto mesi: ha raccontato tutto pochi giorni fa ai volontari dell'associazione Mutuo Soccorso che distribuisce pasti alla stazione Centrale di Milano. I volontari a Fanpage.it hanno raccontato che il 31enne si è lamentato dei forti dolori al torace in tutti questi mesi. Nell'incontro ha detto che aveva paura anche del sistema sanitario. Da qui la proposta dei volontari di rivolgersi ai medici della clinica mobile del Naga, l'associazione che offre assistenza medica ai migranti senza documenti.

La visita con i medici

I medici, una volta visitato, hanno detto che il 31enne è stato fortunato: se fosse caduto con angolazione diverse avrebbe rotto le costole e il rischio di un'emorragia interna grave. "Sempre meglio farsi visitare subito, prima che la situazione peggiori", questo ha detto rivolgendosi ai medici. A loro ha raccontato quello che è accaduto, omettendo alcuni particolari: "Non aveva molta voglia di parlare, ha spiegato poco. Ha più volte però precisato che aveva paura degli aghi", conclude il volontario a Fanpage.it. L'operaio poteva morire, ma fortunatamente le sue condizioni non sono gravi. Da giorni però i volontari non lo vedono in stazione Centrale a ritirare i pasti: i sospetti è che continua a lavorare per lo stesso datore di lavoro.

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