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Si tuffa nel lago di Como per salvare il figlio di 12 anni ma non riemerge più: disperso un 50enne

L’uomo si sarebbe tuffato da una barca per cercare di aiutare il figlio di 12 anni. Il ragazzino è stato recuperato da un’imbarcazione di passaggio, mentre il 50enne non è più riemerso. Le ricerche del corpo tra Dongo e Gravedona.
A cura di Francesca Del Boca
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Un altro tuffo in acqua dall'esito tragico nei laghi della Lombardia. Stavolta a scomparire nel nulla nel lago di Como, tra Dongo e Gravedona, è un uomo di 50 anni, con ogni probabilità turista in vacanza nella zona. L'allarme è stato lanciato intorno alle ore 14 di oggi.

Secondo una prima ricostruzione l'uomo si sarebbe tuffato da una barca per cercare di portare in salvo il figlio di 12 anni, in evidente difficoltà. I soccorsi si sono mobilitati e sul posto sono immediatamente intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco e l'elicottero Drago decollato da Malpensa, ora alla ricerca del turista disperso. Il figlio è stato invece recuperato dai passeggeri di un'altra imbarcazione, che hanno lanciato l'allarme al 112.

Solo pochi giorni fa, il 17 luglio, a perdere la vita nelle profondità del lago di Como era stato il giovane studente inglese Sam Paul Rigby, 22 anni, annegato dopo essersi tuffato davanti agli occhi della fidanzata: con lei aveva affittato una piccola barca per un giro romantico nei dintorni di Menaggio. I due si sarebbero immersi insieme nelle acque dolci del lago senza accorgersi che la loro barca stava andando alla deriva, probabilmente spinta al largo dalle correnti.

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