Cade da un capannone e muore a 27 anni, condannato a 3 anni e 4 mesi il datore di lavoro di Mirko Serpelloni
![Mirko Serpelloni (foto da Instagram)](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/29/2025/02/mirko-serpelloni-sick-1200x675.jpg)
Mirko "Sick" Serpelloni era morto a 27 anni il 6 settembre del 2023 in ospedale dopo cinque giorni di ricovero. Il giovane operaio era caduto da un capannone di Manerbio (in provincia di Brescia) mentre riparava la copertura, riportando lesioni che si sono rivelate poi fatali. Ieri, giovedì 13 febbraio, il suo datore di lavoro è stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 3 anni e 4 mesi, mentre il titolare dell'azienda committente dei lavori è stato rinviato a giudizio. "Siamo soddisfatte e pensiamo giustizia sia stata fatta", hanno commentato la madre e la sorella di Serpelloni.
L'incidente a Manerbio e le richieste del pm
Stando a quanto ricostruito dalle indagini, il 27enne lavorava come operaio edile per la Bettinelli Group di Robecco d'Oglio (Cremona) e in quei giorni di settembre di due anni fa era impegnato nella riparazione della copertura esterna del capannone dell'azienda Errepi Interni di Manerbio. Proprio mentre si trovava sopra la struttura, a circa sei metri di altezza, Serpelloni è caduto riportando ferite gravissime. Dopo cinque giorni di ricovero in ospedale, è deceduto.
Per la morte di Serpelloni, che era anche illustratore e appassionato di musica, la Procura di Brescia aveva chiesto la condanna a 2 anni e 4 mesi per il legale rappresentante della Bettinelli Group e il non luogo a procedere per il titolare della Errepi Interni.
Le decisioni del gup
Durante l'udienza preliminare che si è tenuta ieri, 13 febbraio, il giudice ha deciso di non riconoscere le attenuanti al datore di lavoro di Serpelloni condannandolo, in primo grado e con rito abbreviato, a 3 anni e 4 mesi. Inoltre, il gup ha rinviato a giudizio il titolare dell'azienda committente dei lavori, con il processo che si aprirà il prossimo 28 marzo.
All'esterno del Palagiustizia, amici e conoscenti di Serpelloni avevano allestito un presidio. Presenti, in aula, anche la madre e la sorella del 27enne, che si sono costituite parti civili e alle quali il giudice ha riconosciuto una provvisionale da 30mila euro: "Stavamo perdendo le speranze, invece c’è stata una condanna anche superiore alle richieste dell’accusa".