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Cade da un albero e muore davanti alla moglie: Stefano Martinelli era il direttore dell’Atletica Brescia

Un uomo di 65 anni è morto nel giardino della sua seconda casa di Lozio, in Valcamonica, dopo essere caduto da un albero che molto probabilmente stava potando. La tragedia davanti agli occhi della moglie.
A cura di Giorgia Venturini
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Il mondo dell'Atletica di Brescia è in lutto. Il direttore tecnico Stefano Martinelli, 65 anni, è morto nel giardino della sua seconda casa di Lozio, in Valcamonica, dopo essere caduto da un albero che molto probabilmente stava potando. Stando alla ricostruzione di quanto accaduto, l'uomo avrebbe perso l'equilibrio precipitando nel vuoto per due metri. Purtroppo però nella caduta ha battuto violentemente la testa sul muretto di casa che separa il giardino con la Strada provinciale 92.

La moglie che ha visto quanto stava accadendo ha immediatamente chiamato i soccorsi: sul posto di sono precipitati i medici e i paramedici del 118 ma purtroppo nulla sono serviti i tentativi per salvargli la vita. Sul luogo dell'incidente anche l'elicottero decollato da Brescia, una squadra dei vigili del fuoco e i carabinieri di Breno che si sono messi a fare tutti i rilievi del caso. Tutti gli accertamenti dei militari hanno confermato la morte sul colpo. Verranno ora disposti i funerali: verranno celebrati mercoledì mattina, alle 10.30, nella chiesa di San Giovanni Battista alla Stocchetta, in città.

In tanto ora piangono la sua morte. Martinelli per più di 50 anni è stato una persone importante nell'Atletica Brescia fino a diventare direttore tecnico. "Grazie alla sua dedizione – si legge in una nota dell'Atletica Brescia – e alla sua passione la nostra società ha raggiunto negli anni risultati inaspettati. Persona insostituibile, per noi è una perdita difficile da accettare, un vuoto difficile da colmare. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi e per tutto il mondo dell'atletica. Sappiamo che sarai al nostro fianco per incitarci e spronarci in ogni competizione. Rimarrai sempre nei nostri cuori. Un abbraccio a Carla e ai familiari". Anche la Fidal, Federazione italiana di atletica leggera, ha commentato così l'accaduto: "Una tristissima notizia".

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