Cadavere in un torrente a Temù: il test del Dna svelerà se è Laura Ziliani
Il test del Dna chiarirà se il cadavere trovato in un torrente a Temù nel Bresciano appartiene a Laura Ziliani, l'ex vigilessa cinquantacinquenne di Roncadelle in Val Camonica scomparsa lo scorso 8 maggio. Sarà dunque necessario attenderne gli esiti. La salma si trova infatti in avanzato stato di decomposizione e non è possibile procedere con il riconoscimento. A rinvenire il corpo senza vita ieri, domenica 8 agosto, non distante dalla centrale idroelettrica è stato un ragazzo, che ha avvertito un forte odore e ha dato l'allarme. Ricevuta la segnalazione sul posto sono intervenute le forze dell'ordine, il pm, i vigili del fuoco e la protezione civile, che hanno lavorato per gli accertamenti del caso. Terminati i rilievi di rito, la salma è stata trasferita in obitorio, per essere sottoposta all'autopsia egli esami necessari per risalire all'identità della persona deceduta e alle cause che ne hanno provocato la morte. Non molto distante dal luogo di ritrovamento del corpo verso la fine di maggio è stata rinvenuta una scarpa che appartiene proprio a Laura.
Laura Ziliani scomparsa da tre mesi, due figlie indagate per omicidio
Il ritrovamento del cadavere anche se si spera non appartenga a Laura, ma che i sospetti e il quadro della vicenda fanno pensare sia effettivamente il suo, potrebbe rappresentare una svolta alle indagini sulla sua scomparsa. Di Laura non si hanno più notizie da tre mesi, quando è uscita di casa per fare una passeggiata senza fare ritrono. Ad essere iscritte per prime nel registro degli indagati per omicidio due delle sue tre figlie, Paola e Silvia Zani, le cui dichiarazioni rilasciate alle forze dell'ordine rivelerebbero delle incongruenze. Successivamente ad essere indagato è stato anche il fidanzato di una delle figlie, ritenuto presunto responsabile di concorso in omicidio ed occultamento di cadavere. L'abitazione della donna è stata posta sotto sequestro.