“Brutti, neri e bassi”: le parole razziste del consigliere comunale Pd a Corbetta

“Il Comune di Corbetta è isolato, ma non perché gli altri sono brutti, neri e bassi”: è la frase di Antonio Cipriano, capogruppo del Partito Democratico di un comune del Milanese. La maggioranza: “Stereotipi e pregiudizi pericolosi”.
A cura di Fabio Pellaco
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Un momento del consiglio comunale di Corbetta
Un momento del consiglio comunale di Corbetta

È polemica a Corbetta, Comune della provincia di Milano, per le parole del capogruppo del Partito Democratico, Antonio Cipriano, incappato, durante l'ultimo consiglio comunale, in una gaffe che non è passata inosservata.

La frase al centro delle polemiche

Il fatto è accaduto il 30 agosto nel corso della prima seduta dopo il rientro dalla pausa estiva. Nel suo intervento, Cipriano stava criticando l'operato della Giunta contestando i rapporti "conflittuali" con gli altri enti e Comuni del territorio.

Durante il discorso, la frase: "Il Comune di Corbetta è isolato, ma non perché gli altri sono brutti, neri e bassi… chiedo scusa per nero, è stata una scivolata stupida".

Dalla registrazione della seduta, sembra che Cipriano volesse riferirsi alla celebre frase di Calimero, personaggio di una pubblicità di Carosello: "Tutti se la prendono con me perché sono piccolo e nero". Ma la frase si è rivelata un boomerang nonostante il tentativo di correggersi da parte dell'ex candidato sindaco per Pd e Sinistra.

Il sindaco: "Un commento infelice e fuori luogo"

Il primo cittadino, Marco Ballarini, interpellato da Fanpage.it, ha definito le parole del consigliere come "un commento infelice e fuori luogo, per di più perché accompagnato da risate". Il sindaco si è detto dispiaciuto per le dichiarazioni del consigliere: "Se avessi detto io questa frase, il Pd mi avrebbe crocifisso in piazza. Invece, avendola pronunciata un esponente di centrosinistra, sembra sia tutto normale".

In un lungo post sulla pagina Facebook della lista civica "Viviamo Corbetta", con cui il sindaco è stato rieletto nel 2021, la maggioranza stigmatizza quando detto da Cipriano. "L'immagine non solo veicola un messaggio denigratorio da cui ci dissociamo fermamente, ma richiama un tipico linguaggio di epoca colonialista su stereotipi e pregiudizi pericolosi di matrice suprematista del Ventennio fascista".

La maggioranza chiede scuse ufficiali

"Non chiediamo le dimissioni. Può essere stato un lapsus perché non reputo Cipriano una persona razzista, però ho pensato che in un contesto ufficiale non ci si dovrebbe esprimere così, perché non siamo al bar", puntualizza il sindaco. "In quel momento non stavo parlando io, quindi avevo il microfono spento, però ho detto che non mi sembrava ci fosse niente da ridere".

Il sindaco ha chiesto al partito guidato dal Elly Schlein una presa di posizione: "Mi sarei aspettato una reazione del Pd e delle scuse ufficiali dal capogruppo che fino a questo momento non sono arrivate".

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