Bruno Barbieri: “Aprire un ristorante a Milano? Non lo farei, troppa concorrenza”
Che Milano sia ormai il place to be (anche) della ristorazione nazionale non è certo un mistero. Un polo attrattivo per molti chef di chiara fama ma non per lui, che negli anni ha collezionato ben sette stelle Michelin.
"Aprire un locale a Milano? No, qui c'è troppa concorrenza", risponde infatti al pubblico dell'Università Cattolica di Milano Bruno Barbieri, che insieme ad Antonino Cannavacciuolo e a Giorgio Locatelli, gli altri giudici del cooking show targato Sky Masterchef, è salito in cattedra per consegnare i diplomi del master in management della tv. "Ma mi piace stare qui quando giriamo la trasmissione, ci vengo a mangiare volentieri".
Insomma, i ristoranti dei colleghi sì, il suo no. "Comunque adoro Milano", ha messo in chiaro lo chef classe 1962, ormai celeberrimo volto televisivo e tra i nomi più importanti del panorama culinario italiano. "Mi piace la moda, è la città italiana più europea ed è in perenne evoluzione, c’è sempre qualcosa da scoprire". Ma niente locale con menu firmato Bruno Barbieri sotto la Madonnina.
Una scelta decisamente controcorrente, in un momento in cui chef nazionali e internazionali puntano al capoluogo lombardo come prossima metropoli della scena gastronomica italiana. "Mi piacerebbe tantissimo accendere un’insegna in Italia, magari in un futuro", apre infatti Giorgio Locatelli, titolare della Locanda Locatelli londinese. E il pensiero, in questi casi, va ovviamente a Milano.
"Di sicuro Milano al momento è la città italiana in cui c’è più fermento, ci sono tante influenze culinarie, c'è multiculturalismo come nelle grandi capitali del mondo", sempre chef Locatelli. "Se Milano riuscirà ad assimilare la nostra grande cucina con quelle straniere potrà davvero spaccare".
Ma non solo chef stellati. Anche il cuoco tv Max Mariola, star dei social con 4 milioni di seguaci su TikTok e romano "de Roma", ha scelto il capoluogo lombardo come casa per il suo primo ristorante, e così abbandonato la sua amata Capitale. "Milano è sempre in movimento, ha respiro internazionale e voglia di sperimentare. Voglio trasferirmi lì, è chiaramente la città del futuro".
Per non parlare delle infinite paninoteche e botteghe di street food aperte da celebrità di ogni genere, dal mondo dello spettacolo a quello dei social network. Le ultime in ordine di tempo? Le hamburgerie Neat Burger di Leonardo DiCaprio e Lewis Hamilton, Quintalino di Francesco Panella e Alessandro Catellan. E ancora L'Antico Vinaio e le sue schiacciate fiorentine famose in tutto il mondo, Con mollica o senza del salumiere star napoletano Donato De Caprio: nessuno vuole perdersi una sede nel cuore del capoluogo della Lombardia.