Bruno Arena, a Varese una via dedicata al comico dei Fichi d’India: “Ha reso onore alla città”
Una via per Bruno Arena a Varese. È la proposta di Emanuele Monti, consigliere regionale e comunale della Lega, attraverso una mozione già depositata in Consiglio comunale.
"Nel corso della sua carriera Bruno ha reso onore alla città di Varese e a tutta la sua provincia, che è stata la culla della sua attività artistica", ha detto. "Un territorio, il nostro, che ha iniziato ad amare ancor prima di intraprendere la carriera artistica, sentimento che si è poi accentuato quando vi si è trasferito in maniera stabile. Chi lo conosceva personalmente sapeva quanto amava la nostra terra, mi sembra il minimo che l’amministrazione comunale possa fare".
Il legame di Bruno Arena con Varese
Il cabarettista e comico del duo dei Fichi d'India, morto lo scorso 27 settembre a 65 anni, è infatti molto legato alla città di Varese. Qui si è tenuto il suo ultimo addio, nella basilica di San Vittore che ha contenuto a malapena la folla accorsa a salutarlo.
E qui, tra le altre cose, ha vissuto la sua vita prima di incontrare il socio Max Cavallari, altra metà del duo comico, sulle spiagge di Palinuro: una vita da insegnante di educazione fisica tra le scuole della provincia di Varese.
La carriera di Bruno Arena con i Fichi d'India
L’esordio di Bruno Arena e Max Cavallari avviene a Radio Deejay nei primi anni Novanta: da qui i Fichi d'India iniziano a girare l’Italia con i loro spettacoli di cabaret. Fino al 1998 lavorano sempre a Radio DeeJay, mentre nel 1995 partecipano a “La sai l’ultima”. Dal 1996 al 1998 sono protagonisti assoluti dell’intrattenimento estivo all’Aquafan di Riccione.
Ma il grande successo di pubblico arriva tra il 1997 e il 1999 con il palco televisivo di Zelig Cabaret: da qui poi portano nei teatri lo spettacolo “Uno, due tre… Stella!”. A consacrarli ci pensa infine anche il cinema: i due prendono parte infatti ai film “Lucignolo”, per la regia di Massimo Ceccherini, e “Amore a prima vista”, diretto da Vincenzo Salemme.