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Brucia decine di auto e motorini a Milano e nell’hinterland: fermato piromane 25enne

Un 25enne è stato fermato perché accusato di aver appiccato almeno 3 roghi tra il 2023 e il 2024 a Milano e nell’hinterland. Il giovane incendiava le auto dal passaruota e si allontanava in monopattino.
A cura di Enrico Spaccini
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Alcune auto andate a fuoco a San Giuliano Milanese (foto da Facebook)
Alcune auto andate a fuoco a San Giuliano Milanese (foto da Facebook)

I carabinieri hanno fermato il presunto piromane che da luglio del 2023 fino a marzo 2024 si sarebbe reso responsabile di almeno tre roghi tra Milano e l'hinterland. Si tratta di un 25enne che usava un monopattino elettrico per spostarsi da un obiettivo all'altro. Per lui è stata disposta la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le indagini sono iniziate lo scorso 8 marzo, quando tra San Giuliano e San Donato Milanese sono andate a fuoco quasi 20 vetture. Sin dai primi rilievi eseguiti dalle forze dell'ordine, era apparsa evidente la natura dolosa dell'incendio. I veicoli, colpiti, infatti, erano distanti tra di loro, al punto che non poteva essersi trattato di un semplice incidente.

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Successivi esami hanno permesso di accertare che il presunto piromane era solito appiccare le fiamme nei passaruota delle auto, lo spazio compreso tra il parafango esterno e quello interno. Dopodiché, usando sempre il monopattino elettrico, faceva lo stesso con altri veicoli della zona.

Le auto incendiate a San Donato (foto da Facebook)
Le auto incendiate a San Donato (foto da Facebook)

In un primo momento, i carabinieri pensavano che dietro l'incendio di San Giuliano e San Donato ci fossero più di un piromane, tuttavia le indagini attribuirebbero la responsabilità di almeno tre roghi a un 25enne cittadino romeno. Per i militari, che sono risaliti a lui attraverso l'analisi di numerose telecamere di sorveglianza, sarebbe stato lui il 7 luglio del 2023 a innescare un incendio in zona Rogoredo a Milano e un altro ancora, 20 giorni più tardi, in via Fidenza a San Donato dove erano stati distrutti 12 motorini, oltre a quello dell'8 marzo.

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