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Brianza, rubano auto e vendono i pezzi di ricambio online: nove arresti e sequestri da 600mila euro

I carabinieri di Desio, paese in Brianza, nella notte hanno eseguito 9 arresti: gli indagati facevano tutti parte di una rete criminale che rubava auto per vendere poi i pezzi di ricambio online. Sotto sequestro capannoni e case per 600mila euro.
A cura di Giorgia Venturini
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Un vero e proprio traffico illegale di pezzi di auto venduti online. Tutto pensato e realizzato nei minimi dettagli da una rete criminale attiva in Brianza, finita ora nel mirino dei carabinieri di Desio. Nella notte i militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Monza, nei confronti di 9 persone: l'accusa è a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata ai furti di auto e al riciclaggio dei pezzi, rivenduti poi in tutt'Italia. Di questi, cinque sono stati destinatari di una misura cautelare in carcere, due si trovano agli arresti domiciliari e due colpiti dall'obbligo di dimora nel comune di residenza.

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98 i furti di auto messi a segno

Le indagini dei carabinieri sono iniziate nei mesi scorsi, quando era scattato un arresto in flagranza per uno dei membri dell'organizzazione criminale: è stato fermato a bordo di un auto rubata poche ore prima. La banda infatti recuperava i pezzi, rubando macchine, sono 98 in tutto i colpi messi a segno e tutti commessi tra le 5 e le 7 del mattino. Dietro ai furti però si nascondevano una vera e propria struttura criminale. Le indagini infatti andarono avanti anche quando l'uomo alla guida fu condannato in via definitiva a un anno e quattro mesi. Attraverso i tabulati telefonici del cellulare in possesso all'uomo e grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianze, i carabinieri sono riusciti ad individuare quelli che, secondo l'ipotesi accusatoria, sono stati ritenuti essere il gruppo dell'organizzazione abitualmente dedito ai furti di auto: ovvero tre uomini, tra cui un 67enne con precedenti specifici.

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Il modus operandi della banda nei furti

Nel dettaglio, per rubare le auto il trio si serviva di un dispositivo elettronico in grado di avviare il motore anche senza chiavi e di disturbare il segnale di allarme satellitare. Altre volte i tre facevano ricorso alla tradizionale tecnica della spinta: attraverso un'altra auto spingevano la vettura da rubare dopo averne forzato la portiera, conducendola in uno dei vari capannoni in uso al sodalizio, sparsi su tutta la Brianza, ovvero a Bovisio Masciago, Seveso, Paderno Dugnano e Ornago. I capannoni ora sono finiti sotto sequestro insieme a un'abitazione acquistata con i proventi del traffico illecito e a un campo agricolo dove era stato costruito uno stabile per smontare le auto lontani da occhi indiscreti. Oltre 600mila euro ammonta il valore complessivo degli immobili.

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A gestire la vendita un uomo di 54 anni

A commissariare i furti delle auto era un 54enne residente in Brianza: "Si avvalendosi della schermatura di una società intestata alla compagna, anch'essa colpita dalla misura cautelare, ha organizzato e gestito una solida realtà imprenditoriale vendendo sia on-line attraverso le più note piattaforme internet, che attraverso un proprio negozio sul territorio, i pezzi meccanici e di carrozzeria delle varie auto rubate dal terzetto", come riportano una nota i carabinieri di Desio. In manette sono finiti anche i diretti collaboratori del "commerciante": tutti addetti allo smontaggio delle auto rubate e ritenuti pienamente consapevoli dell'origine illecita delle auto.

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