Brianza, rubano auto e vendono i pezzi di ricambio online: nove arresti e sequestri da 600mila euro
Un vero e proprio traffico illegale di pezzi di auto venduti online. Tutto pensato e realizzato nei minimi dettagli da una rete criminale attiva in Brianza, finita ora nel mirino dei carabinieri di Desio. Nella notte i militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Monza, nei confronti di 9 persone: l'accusa è a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata ai furti di auto e al riciclaggio dei pezzi, rivenduti poi in tutt'Italia. Di questi, cinque sono stati destinatari di una misura cautelare in carcere, due si trovano agli arresti domiciliari e due colpiti dall'obbligo di dimora nel comune di residenza.
98 i furti di auto messi a segno
Le indagini dei carabinieri sono iniziate nei mesi scorsi, quando era scattato un arresto in flagranza per uno dei membri dell'organizzazione criminale: è stato fermato a bordo di un auto rubata poche ore prima. La banda infatti recuperava i pezzi, rubando macchine, sono 98 in tutto i colpi messi a segno e tutti commessi tra le 5 e le 7 del mattino. Dietro ai furti però si nascondevano una vera e propria struttura criminale. Le indagini infatti andarono avanti anche quando l'uomo alla guida fu condannato in via definitiva a un anno e quattro mesi. Attraverso i tabulati telefonici del cellulare in possesso all'uomo e grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianze, i carabinieri sono riusciti ad individuare quelli che, secondo l'ipotesi accusatoria, sono stati ritenuti essere il gruppo dell'organizzazione abitualmente dedito ai furti di auto: ovvero tre uomini, tra cui un 67enne con precedenti specifici.
Il modus operandi della banda nei furti
Nel dettaglio, per rubare le auto il trio si serviva di un dispositivo elettronico in grado di avviare il motore anche senza chiavi e di disturbare il segnale di allarme satellitare. Altre volte i tre facevano ricorso alla tradizionale tecnica della spinta: attraverso un'altra auto spingevano la vettura da rubare dopo averne forzato la portiera, conducendola in uno dei vari capannoni in uso al sodalizio, sparsi su tutta la Brianza, ovvero a Bovisio Masciago, Seveso, Paderno Dugnano e Ornago. I capannoni ora sono finiti sotto sequestro insieme a un'abitazione acquistata con i proventi del traffico illecito e a un campo agricolo dove era stato costruito uno stabile per smontare le auto lontani da occhi indiscreti. Oltre 600mila euro ammonta il valore complessivo degli immobili.
A gestire la vendita un uomo di 54 anni
A commissariare i furti delle auto era un 54enne residente in Brianza: "Si avvalendosi della schermatura di una società intestata alla compagna, anch'essa colpita dalla misura cautelare, ha organizzato e gestito una solida realtà imprenditoriale vendendo sia on-line attraverso le più note piattaforme internet, che attraverso un proprio negozio sul territorio, i pezzi meccanici e di carrozzeria delle varie auto rubate dal terzetto", come riportano una nota i carabinieri di Desio. In manette sono finiti anche i diretti collaboratori del "commerciante": tutti addetti allo smontaggio delle auto rubate e ritenuti pienamente consapevoli dell'origine illecita delle auto.