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Brescia, trovato il cadavere della 42enne scomparsa: era seppellito nel giardino di un’ex bocciofila

Dopo una settimana di intense ricerche, purtroppo, è arrivato l’esito che i carabinieri temevano: il cadavere di Viktoriya Vovkotrub, la 42enne scomparsa lo scorso 5 novembre a Brescia, è stato ritrovato seppellito nel giardino di un’ex bocciofila, a pochi passi dall’abitazione dell’ex compagno della donna, arrestato con l’accusa di omicidio.
A cura di Filippo M. Capra
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Foto Fb: Viktoriia VovktorubSono giunte alla conclusione le ricerche di Viktoriya Vovkotrub, la donna di 42 anni scomparsa da Brescia il 5 novembre scorso. Il suo cadavere è stato ritrovato oggi, venerdì 13 novembre, dai carabinieri che stanno indagando sulla vicenda. Purtroppo, come comunicato dai militari, l'epilogo era stato previsto, specialmente dopo l'arresto di Kadrus Berisa, il 60enne scovato a gettare nei rifiuti un tappeto su cui sono state rinvenute tracce di sangue della donna e alcuni capelli.

Il cadavere seppellito nel giardino di un'ex bocciofila

Il corpo della 42enne era seppellito nel giardino di una ex bocciofila nel quartiere primo maggio di Brescia. Secondo quanto riportato dai militari, il luogo del ritrovamento del cadavere si trova a pochi metri di distanza dall'abitazione dell'uomo ora accusato di omicidio, l'ex compagno finito in manette nella giornata di martedì 10 novembre. L'esito delle ricerche dei carabinieri è arrivato grazie ad una fitta indagine che ha portato i militari a raccogliere informazioni utili ed elementi importanti: questi hanno convinto le forze dell'ordine a mantenere l'accusa di omicidio nei confronti del 60enne, unico indagato per la scomparsa della donna. Così, dopo un sopralluogo a casa dell'ex compagno, i carabinieri avevano individuato il salotto quale il luogo in cui è stato compiuto l'omicidio, rinvenendo tracce di sangue "compatibili con una dinamica di tipo violento".

Foto: Carabinieri
Foto: Carabinieri

L'indagato ha fornito informazioni sul ritrovamento

Le tracce ematiche sono state poi confrontate con il Dna della donna: i risultati hanno fugato tutti i dubbi, il sangue era il medesimo rinvenuto sopra il tappeto che il 60enne stava buttando in un cassonetto dell'immondizia. Ampliate, le ricerche sono state effettuate anche all'interno del garage dell'abitazione dove sulle manopole di una carriola è stato trovato altro sangue. Dunque, in possesso di questi elementi, i militari sono tornati dall'arrestato che ha fornito indicazioni utili al fine di ritrovare il cadavere della donna. La salma di Viktoriya si trovava sotto un metro di terra: per estrarlo, i carabinieri, il medico legale e i vigili del fuoco hanno impiegato circa due ore al fine di preservare il più possibile "tracce ed elementi utili al prosieguo delle investigazioni".

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