Brescia, svolta nel caso della 24enne morta per overdose durante una festa: fermate 6 persone
Svolta nel caso di Francesca Manfredi, la ragazza di 24 anni, morta ad agosto scorso durante una festa organizzata nel suo appartamento di Brescia. La polizia ha eseguito nella giornata di oggi, lunedì 22 marzo, sei misure cautelari nei confronti di un gruppo di persone accusate di aver fornito la droga e la dose che è stata fatale per la giovane.
Il party di fine agosto nell'appartamento di Francesca
Le misure cautelari sono state eseguite dopo una complessa indagine della Squadra mobile dove sono state effettuate anche intercettazioni telefoniche e ambientali. Attraverso queste è stato possibile ricostruire quanto è accaduto nelle giornate e la sera prima del decesso di Francesca. La 24enne aveva organizzato una festa, sabato 23 agosto 2020, nella casa di proprietà della madre invitando alcuni amici. Un party a base di alcol e droga confermato anche dall'autopsia: la giovane è morta a causa di un mix letale di droghe pesanti. Nel sangue infatti sono state trovate importanti dosi di cocaina, eroina, benzodiazepine e chetamina.
L'ipotesi di omissione di soccorso
Fin dall'inizio di questa vicenda, gli inquirenti hanno concentrato le loro indagini sugli invitati alla festa. In particolare sulla loro richiesta d'aiuto che, secondo le forze dell'ordine, potrebbe essere arrivata tardi. La chiamata è infatti partita solo alle 10 del mattino. La ragazza è stata inoltre trovata ancora con i vestiti indosso in una vasca da bagno piena di ghiaccio. Un ritrovamento che ha lasciato pensare che i giovani abbiano tentato in tutti i modi di farle riprendere i sensi prima di allertare il 118 alimentando così l'ipotesi di omissione di soccorso.