Brescia, studente del liceo picchiato a scuola dai compagni solo perché russo
Sconcerto in un liceo di Brescia dove un ragazzo del quinto anno è stato dapprima aggredito verbalmente e successivamente picchiato da alcuni compagna. Il motivo? Il ragazzo in questione è di origini russe. Quello registrato nell'istituto, riportato da Il Giornale di Brescia, è solo l'ultimo dei deliri emersi recentemente dalle cronache dopo lo scoppio della guerra in Ucraina per mano di Vladimir Putin. Il giovane, che ha padre italiano e madre russa, è stato accerchiato e preso a botte dai suoi coetanei. Un evento che ha scosso la scuola e gli altri ragazzi.
A Pavia una manifestazione in solidarietà all'Ucraina
L'altro ieri, sabato 5 marzo, a Pavia è stata organizzata una manifestazione di protesta contro la guerra in Russia in solidarietà dell'Ucraina. I manifestanti, riunitisi in piazza Duomo, hanno lanciato un messaggio forte e chiaro: fermate le bombe, fermate i massacri, fermate Putin. Tra la folla, anche il sindaco pavese Mario Fabrizio Fracassi che, salito sul palco da cui sono stati letti alcuni discorsi, ha detto che la comunità del capoluogo di provincia è molto preoccupata "per le tragiche vicende della guerra", esprimendo quindi "la nostra totale vicinanza" ai cittadini ucraini. Fracassi ha poi aggiunto che, esattamente come la Senatrice a vita Liliana Segre, mai si sarebbe aspettato "nel 2022 di risentire ancora risuonare il rumore dei cannoni nel cuore dell'Europa". Il sindaco ha infine ribadito l'impegno che Pavia metterà in sostegno dei profughi e di tutti coloro che chiederanno aiuto perché in fuga dalla guerra: "Pavia cercherà come sempre di fare la sua parte nell'accoglienza di chi fugge dalle guerra: al Policlinico San Matteo sono già arrivati sei piccoli pazienti oncologici".