Brescia, quattro ragazzi positivi al Coronavirus violano la quarantena per andare al bar
Erano fuori da un bar del centro di Brescia, intenti a conversare. Peccato che sarebbero dovuti rimanere a casa, considerato il fatto che erano risultati positivi al Coronavirus. È successo a Brescia, durante la notte del 10 settembre. Quattro in totale le persone identificate, tre ragazzi e una ragazza che, dopo i primi controlli, è risultato fossero inseriti nella lista tenuta dall'ufficio malattie infettive della locale Ats (Agenzia tutela della salute) di Brescia.
I ragazzi erano sottoposti all'isolamento domiciliare
Nell'ambito di un servizio di controllo del territorio, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Brescia hanno trovato i quattro giovani intenti a parlare all'esterno di un bar del centro. Una volta proceduto all'identificazione dei quattro, i militari hanno scoperto che i giovani erano inseriti e segnalati nella lista dei positivi tenuta dall'ufficio malattie infettive dell'Ats di Brescia. Considerata la loro positività al virus, tutti e quattro erano sottoposti all'isolamento domiciliare. Nonostante questo però hanno comunque deciso di uscire. Accertata la violazione del provvedimento sanitario di quarantena, i carabinieri hanno chiesto loro di rientrare nelle loro case per la via più breve. Inoltre, gli è stato intimato che nel farlo avrebbero dovuto aver cura di attuare tutte le disposizioni sanitarie previste in tema Covid: uso dei dispositivi di protezione individuale e mantenimento del distanziamento sociale. Oltre questo, vista la violazione delle norme previste in caso di soggetti positivi, sono stati deferiti all'autorità giudiziaria competente. Il locale, invece, vista la presenza dei quattro, è stato sottoposto alla sanificazione. I quattro ragazzi potrebbero andare incontro a guai seri. La violazione intenzionale del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria casa, da parte delle persone sottoposte a quarantena perché positive al Coronavirus, è infatti punita ai sensi dell'articolo 452 del codice penale: si rischia perfino il carcere, da uno a cinque anni.