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Brescia, bracciali e ciondoli per distanziamento e semaforo al bar: il ritorno a scuola del Luzzago

Il progetto di un istituto scolastico paritario di Brescia insieme con una società che si occupa di servizi di sicurezza prevede un ritorno a scuola per i ragazzi a settembre tra bracciali e ciondoli per il distanziamento e un contapersone al bar attraverso un semaforo. Un modo per garantire la sicurezza, spiega il rettore dell’Istituto Luzzago.
A cura di Chiara Ammendola
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Banchi distanziati, gel per le mani ma soprattutto braccialetti o ciondoli ‘antiassembramento': è questo il progetto per gli studenti dell'istituto Luzzago, scuola superiore paritaria di Brescia che grazie ad una partnership con Gruppo Fidelitas, società che si occupa di servizi di sicurezza, a settembre avvierà una sperimentazione tutta nuova.

Gli studenti dell'istituto scolastico saranno infatti dotati di braccialetti che avvisano quando non si rispetta il distanziamento. Mentre all'ingresso del bar della scuola è stato collocato un semaforo: verde quando c'e' spazio, rosso quando la capienza massima è stata raggiunta in modo da avvisare gli studenti che non possono entrare. Una sorta di contapersone automatico. "La nostra idea di scuola – ha spiegato al Giornale di Brescia che ha raccontato il progetto, il rettore dell'istituto, padre Luigi Cavagna – si basa soprattutto sulla relazione. Per questo, pur avendo colto le opportunità della didattica a distanza, ci siamo attrezzati per garantire a tutti da settembre lezioni in presenza".

Saranno oltre 350 gli studenti coinvolti in questo progetto nato grazie alla volontà di Fondazione Olgiati Luzzago di tutelare i propri ragazzi e soprattutto garantire loro il ritorno a scuola. I ragazzi potranno scegliere tra due tipi di dispositivi indossabili: ciondoli oppure braccialetti che danno un allarme immediato, mediante vibrazione o segnalazione sonora, quando la distanza tra due persone scende sotto il metro. "Stante l'attuale situazione di emergenza conseguente al coronavirus, abbiamo ritenuto importante mettere a disposizione dei nostri ragazzi questi ulteriori presidi per rendere fruibili, in sicurezza, gli ambienti scolastici – continua il rettore – si tratta di un'azione che si aggiunge all'aumento delle aule, da 16 a 25, al fine di garantire a tutti gli studenti, ogni giorno, la didattica in presenza".

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