Brescia, al Museo di Santa Giulia i bimbi profughi ucraini disegnano fiori e cuori per la pace
A Brescia il Museo di Santa Giulia apre le porte ai profughi ucraini. Oltre 200 cittadini di famiglie ucraine che sono in questo momento ospitate in città e in provincia, oggi pomeriggio, sono stati accolti all'interno del museo e hanno potuto ammirane le opere d'arte. Una iniziativa della Fondazione Brescia Musei per dare ai profughi, fuggiti dalla guerra in Ucraina, un benvenuto caloroso e simbolico all’insegna dell’arte, della storia e della cultura.
I bambini hanno realizzato un'opera collettiva
“Gli adulti – spiega Fondazione Brescia Musei sulla sua pagina Facebook – hanno avuto modo di conoscere la bellezza degli antichi spazi del Monastero di Santa Giulia, mentre i bambini hanno realizzato insieme una grande opera collettiva. Il pomeriggio si è concluso nel bellissimo giardino del museo dove è stata allestita una piacevole merenda generosamente fornita dalle aziende bresciane Abaribi e Valledoro. Mai come oggi si è concretizzata la nostra idea di Museo aperto a tutti, luogo di pace, di incontro e condivisione”.
Il sindaco Del Bono: “Così si costruisce l'Europa del futuro”
"Oggi pomeriggio – scrive il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, su Facebook – Fondazione Brescia Musei ha aperto le porte del Museo di Santa Giulia a oltre 200 cittadini di origine ucraina che sono in questo momento ospitati in città e provincia per dare loro un benvenuto caloroso e simbolico all'insegna dell'arte, della storia e della cultura. Gli adulti hanno avuto modo di conoscere la bellezza degli antichi spazi del Monastero di Santa Giulia, mentre i bambini hanno realizzato insieme una grande opera collettiva. Anche così – conclude – si costruisce l'Europa del futuro”.