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Brescia, aggrediscono dei coetanei per rubare un monopattino: arrestati cinque minori

Nelle prime ore della mattinata 5 minorenni sono stati raggiunti da misure cautelari per rapina e violenza nei confronti di altri due giovani avvenute in pieno centro a Brescia.
A cura di Giorgia Venturini
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Sono scattati gli arresti per 5 minorenni ritenuti responsabili di rapine e violenze nei confronti di altri due giovani avvenute in pieno centro a Brescia. Stando alle informazioni dei carabinieri, le indagini si sono concentrate soprattutto su un grave episodio avvenuto un sabato sera in un'area di aggregazione giovanile del centro storico: qui i giovani indagati avevano accerchiato e spintonato un altro giovane per rubargli un monopattino elettrico. Non solo, la vittima era stata poi fermata e strattonata dagli altri componenti della banda per permettere al complice di scappare con il monopattino. Con la vittima c'era anche un suo amico che nel frattempo è riuscito a fuggire dalla presa degli aggressori e a inseguire a bordo di una bicicletta il rapinatore, ma è stato successivamente vittima di violenza: il giovane infatti era stato minacciato e ferito al volto con un coltello da uno degli stessi.

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L'accusa di rapina aggravata e lesioni personali aggravate

Una volta che i giovani aggressori si sono dati alla fuga, le due vittime hanno denunciato tutto ai carabinieri che si sono messi alla caccia dei minori. Il provvedimento poi è stato eseguito nelle prime ore di questa mattina: i militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Brescia su richiesta della locale Procura per i minorenni. L'accusa è a vario titolo di rapina aggravata e lesioni personali aggravate. A incastrare i giovani aggressori sono state le immagini di video sorveglianza presenti sul posto e dal racconto di alcuni testimoni. Così tre di loro sono stati raggiunti dalla notifica del provvedimento cautelare presso gli Istituti Penali Minorili di Milano, Torino e Roma, dove già erano ristretti per altra causa. Due degli indagati invece verranno associati presso gli Istituti Penali Minorili di Catanzaro e Nisida, in provincia di Napoli. Intanto i carabinieri continuano a indagare per accertare altre responsabilità: resta da capire se i cinque indagati sono anche autori di altre rapine aggravate.

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