Bozzoli, condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio: “Non impazzisco perché ho la mia famiglia accanto”
"Non impazzisco perché ho la mia famiglia accanto": a dirlo è stato Giacomo Bozzoli, condannato per l'omicidio dello zio Mario Bozzoli avvenuti nella fonderia di famiglia a Marcheno (Brescia) nel 2015. L'uomo, quest'estate, è scappato dopo che la Corte di Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo. Dopo undici giorni di latitanza, è stato trovato e trasferito nel carcere di Brescia e poi successivamente a Bollate dove si trova ancora oggi.
Nelle scorse settimane, la consigliera regionale del Partito democratico Carmela Rozza è entrata nell'istituto penitenziario e l'ha incontrato. La trasmissione "Iceberg Lombardia" in onda su Telelombardia ha pubblicato uno stralcio di alcune dichiarazioni rilasciate dall'esponente politica.
"Mi sono recata nella casa circondariale perché sto monitorando la situazione della sanità carceraria, l'ho incontrato nella stanza durante l’incontro con lo psicologo. La prima cosa che mi ha detto è: ‘Sono innocente, quello che è successo a me potrebbe capitare a chiunque", ha affermato Rozza.
La consigliera ha precisato di averlo trovato "depresso" e che continuava ad affermare di essere innocente: "Per questo fa fatica ad accettare l'idea di essere recluso in carcere. È seguito da specialisti e sta facendo un lavoro su se stesso per cercare di accettare questa situazione".
L'esponente politica ha poi detto che relativamente alla sua vicenda non ha detto nulla: "Non poteva parlarne così come non potevo farlo io. Gli ho solo detto che oggi deve prendere atto della situazione e deve affrontare questa realtà. Aveva un pantaloncino sportivo, una magliettina e scarpe da tennis. Ha detto di aver apprezzo molto questo incontro".