Botte, minacce e soprusi, autista di bus si licenzia per il clima ormai intollerabile: “Troppa violenza, ora basta”

"Troppa violenza, basta". Sono queste le parole di Giuliana Vitali, autista di bus a Bergamo, che ha scelto di licenziarsi per il clima intollerabile: "Non ho tutele. Peccato, è il lavoro che amo".
Giuliana Vitali, di San Pellegrino, 57 anni, due figli di 37 e 16 anni, da anni autista del bus di linea della tratta tra Piazza Brembana e Bergamo. "Un lavoro che amo", ha detto la donna che è stata però costretta a licenziarsi a causa di un clima lavorativo divenuto orami intollerabile per i troppi episodi di violenza e maleducazione a cui è stata costretta ad assistere.
"L'ultimo episodio ha visto protagonista un passeggero che non ho fatto salire sul bus a San Pellegrino perché senza biglietto. L'uomo ha quindi cercato di buttarsi contro il pullman e poi si è piazzato in mezzo alla strada, bloccandoci per venti minuti", ha raccontato la donna all'Eco di Bergamo. "Ma questo è soltanto l'ennesimo caso accaduto a me e ai miei colleghi: per questo ho deciso di dire basta e di licenziarmi. Peccato, perché è un lavoro che amo".
"Ho anche avuto problemi di stomaco e il medico mi diceva: sono problemi psicosomatici", ha aggiunto la 53enne. "Quando mi sono messa in ferie e in malattia, mi è passato tutto. Va bene lavorare: ma ammalarmi per il lavoro proprio no. Non torno al lavoro perché non mi sento tranquilla e tutelata: manca la giusta severità verso chi non ci rispetta e siamo alla mercé di tutti. Il fatto poi di essere donna a qualcuno lascia intendere che possa essere più malleabile di autisti uomini".
Gli episodi che l'hanno convinta a licenziarsi, però, non hanno riguardato soltanto lei, ma anche alcuni colleghi. "Un autista malmenato, un altro minacciato. E poi le continue vessazioni nei miei confronti e ingiurie per futili motivi, come fermarsi un metro più avanti rispetto alla fermata", ha concluso Vitali. "Basta davvero: il clima è decisamente peggiorato negli ultimi anni ed è diventato, per quanto mi riguarda, intollerabile".