Botte ai figli e abusi sessuali sulla maggiore, i maltrattamenti andati avanti da anni: genitori condannati

Violenze sessuali, botte e altri maltrattamenti. È questo che una ragazza è stata costretta a subire per anni. A perpetrarli, sarebbero stati proprio i genitori che oggi sono stati condannati da un tribunale. Le indagini dei carabinieri di Pavia sono partite due anni fa quando, una mattina, la vittima è uscita da scuola e non è più tornata a casa. La ragazzina infatti, da poco maggiorenne, aveva deciso di andare dai militari per denunciare.
A loro ha raccontato le violenze che lei, la sorella (oggi 16enne) e il fratello più piccolo erano costretti a subire. Durante il processo, la ragazza ha nuovamente raccontato le violenze fisiche e psicologiche subite. Abusi che sarebbero scaturiti in un contesto culturale legato alle tradizioni della famiglia e del Paese d'origine. I genitori avrebbero costretto lei e la sorella a vestire in un certo modo, avrebbero vietato loro di frequentare o parlare con i ragazzi. I figli dovevano seguire sia la scuola italiana che quella arabo. Se non seguivano queste disposizioni, scattavano le violenze fisiche.
La Procura ha contestato a entrambi l'accusa di maltrattamenti sui figli. Al padre anche quella di violenza sessuale aggravata dalla relazione con la vittima e dall'età della giovane, che era minorenne. Nel corso delle udienze sono stati ascoltati anche i professori della scuola superiore della giovane e i docenti dei fratelli.
Il giudice Fabio Lambertucci ha condannato il padre a sette anni e la madre a quattro anni. Entrambi sono accusati di maltrattamenti. Il padre anche di violenza sessuale. Sono state stabilite provvisionali di 70mila euro per la ragazza, che si è costituita parte civile con l'avvocata Emanuela Fumagalli, e quindicimila euro per la sorella e il fratello che sono stati rappresentati dalla curatrice speciale Francesca Vaccina e dall'avvocata Francesca Timi. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra novanta giorni. Alla lettura della sentenza, gli imputati hanno insultato avvocati e giudici.