video suggerito
video suggerito

BookCity Milano, non può presentare un libro sulla disabilità perché sulla carrozzina: “Lo spazio era inaccessibile”

Lo scorso sabato 16 novembre si sarebbe dovuta tenere la presentazione del libro ‘L’Errore’ di Fabrizio Canfora nell’ambito di BookCity Milano. L’evento, però, è stato annullato perché il luogo scelto, la Rotonda del Pellegrini, non è accessibile alle persone su carrozzina come Valentina Tomirotti, che avrebbe dovuto salire sul palco in qualità di relatrice.
A cura di Enrico Spaccini
9 CONDIVISIONI
Valentina Tomirotti e le scale d'accesso a Fondazione Ambrosianeum (foto da Instagram)
Valentina Tomirotti e le scale d'accesso a Fondazione Ambrosianeum (foto da Instagram)

Lo scorso sabato 16 novembre alla Rotonda del Pellegrini, a pochi passi da piazza Fontana e dal Duomo di Milano, alle ore 18 si sarebbe dovuta tenere la presentazione del libro ‘L'Errore. Storia anomala della normalità‘ (ed. Luiss University Press, 2024) scritto da Fabrizio Canfora. L'evento, organizzato da BookCity Milano 2024 e al quale avrebbero dovuto partecipare anche l'attivista Irene Facheris e la giornalista Valentina Tomirotti, è stato annullato dai relatori stessi poco prima dell'inizio.

Il motivo è che il luogo designato, ovvero la sede di Fondazione Ambrosianeum, presenta barriere architettoniche che la rendono "non accessibile" per le persone costrette a muoversi su carrozzina come la stessa Tomirotti: "Organizzare un evento pubblico in uno spazio inaccessibile è già di per sé una discriminazione", scrive su Instagram, "ma farlo per presentare un libro che denuncia proprio i meccanismi di esclusione della ‘normalità' è un paradosso crudele, uno schiaffo a tutte le persone con disabilità".

Tomirotti: "Milano è capitale dell'inclusione solo a parole"

Il libro di Canfora, ‘L'Errore', è un testo in cui l'autore racconta come "alcune persone sono state concepite come un errore", in cui si parla di disabilitazione e che lancia un "appello a superare questo sistema che basa il successo di alcuni sull'esclusione di tanti". Una delle relatrici, Tomirotti, è una persona che usa la carrozzina da sempre e che ormai da anni è impegnata nella lotta per i diritti civili, per la diversity, l'inclusione e l'accessibilità. Per questo motivo definisce "un paradosso crudele" quanto le accaduto lo scorso 16 novembre, quando le è stato di fatto impedito l'accesso al palco poiché "l'evento era stato organizzato in un luogo non accessibile".

Quando ha fatto notare i problemi agli organizzatori di BookCity Milano, scrive Tomirotti su Instagram, "mi sono sentita dire le solite scuse abiliste: avevamo segnalato la non accessibilità e abbiamo fatto tesoro di questo disguido". La giornalista, però, fa notare che "segnalare che un luogo non è accessibile non è una scusa, è una resa". Per Tomirotti, dunque, Milano sarebbe capitale della cultura e dell'inclusione "solo a parole: l'accessibilità viene trattata come un'opzione, non come un diritto. L'accessibilità è la differenza tra partecipare e restare fuori. Non si può parlare di inclusione lasciando qualcuno sulla soglia".

Canfora: "Siamo andati a sbattere contro un muro per molti invisibile"

Anche Canfora ha voluto dedicare un lungo post per raccontare quanto accaduto il 16 novembre alla presentazione del suo libro. "Siamo andati a sbattere contro un muro che per la maggior parte delle persone è a prima vista invisibile", afferma lo scrittore, "si parla tanto di inclusione, ma questi discorsi rimangono isolati, sempre relativi a realtà specifiche, a soluzioni di emergenza". Per quanto accaduto, continua Canfora, Tomirotti "si è sentita in colpa, come se la causa del problema fosse lei e non il sistema che la stava escludendo".

9 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views