Bonus Covid, consigliere lombardo Alex Galizzi (Lega): “Ho preso i 600 euro, non mi sento in colpa”
Alex Galizzi, consigliere regionale lombardo della Lega, ha ammesso di aver ricevuto il bonus Covid per le partite Iva, sostenendo di non averlo detto prima perché non ricordava di aver fatto richiesta. "Il mio socio mi ha appena confermato che anche noi come società abbiamo ricevuto il bonus a cui io stesso avevo dato l'ok per richiederlo", ha dichiarato il consigliere leghista "era una cosa che avevo accantonato dalla mia mente" ma "non mi sento in colpa".
Consigliere leghista Alex Galizzi: Ho preso il bonus Covid, ma non lo ricordavo
Dopo la rivelazione riportata da Repubblica, il consigliere Galizzi, che è anche vicepresidente della commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità, in un testo inviato all'Ansa ha ribadito di non essere affatto pentito della sua decisione di richiedere il contributo. "Credo che non ci si possa accorgere solo oggi che le cose in questo paese non sono giuste: se così volevano bastava mettere un limite sul reddito dell'anno precedente e problemi non ce ne sarebbero stati. Da sempre tutti ci lamentiamo che nei palazzi non si producono norme adeguate e poi proprio chi le ha congeniate vuole rinnegare chi le utilizza… Assurdo!". Galizzi ha poi spiegato che "quando hai un'attività i problemi e le spese sono tante" mentre "Regione Lombardia non ha vitalizi né previdenza sociale".
Lega Lombarda: Non doveva farlo, sarà sospeso
Il suo partito, però, non ha apprezzato la scelta del consigliere di prendere il bonus. Una mossa definita "una grande ingenuità" dal capogruppo leghista al Consiglio regionale lombardo, Roberto Anelli, e "un'azione che non doveva fare perché c'è tanta gente che ha sofferto e che sta ancora soffrendo". Resta da capire se Galizzi subirà delle conseguenze da parte del Carroccio. "Ci atteniamo a quello che decide Matteo Salvini per i casi già emersi nelle altre Regioni: chi ha percepito il bonus sarà sospeso", ha annunciato il segretario della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi.