video suggerito
video suggerito

Bocciato tre volte alle scuole medie, alla quarta il Tar lo promuove: “Ha viva intelligenza ma è avvilito”

Bocciato per tre volte di fila, viene ammesso all’ultimo anno di scuola media attraverso una sentenza del Tar lombardo. Succede in provincia di Lodi: “Ha tutti gli strumenti e le capacità per intraprendere un percorso. Necessario un lavoro terapeutico continuativo, non una bocciatura”
A cura di Francesca Del Boca
47 CONDIVISIONI
Immagine

Bocciato per ben tre volte alle scuole medie, a 15 anni rischia di dover ripetere la seconda media per la quarta volta. È il Tar della Lombardia, attraverso una sentenza, a promuoverlo e farlo così finalmente accedere all'ultimo anno.

Succede in un istituto scolastico della provincia di Lodi, dove il tribunale si è pronunciato a seguito del ricorso presentato dai genitori del 15enne, lo scorso 5 giugno. "La sua notevole intelligenza, anche emotiva, gli permette di leggere il mondo che ha intorno", scrivono così i giudici. Che valutano il giovanissimo studente come "brillante" e in possesso di "tutti gli strumenti e le capacità per intraprendere un percorso", ma si trova in un contesto scolastico in cui "è oltremodo stanco e avvilito.

Per questo motivo, insomma, il 15enne in questione si sentirebbe "un estraneo a scuola", "grande in mezzo ai più piccoli, di cui confessa di non condividere né l’età, né i problemi, né la maturità", trovandosi a quasi 16 anni in mezzo agli alunni di 12 anni. Un ambiente che, del resto, come "quello familiare", "non lascia spazio al minore, che allo stato attuale mostra un notevole bisogno di raccontare e di raccontarsi" e di affrontare nella giusta maniera le "sfide" della sua età.

Il ragazzo dunque, per il tribunale amministrativo, avrebbe in fondo "necessità di un lavoro terapeutico stabile e continuativo", e non di una (ennesima) bocciatura. In poche parole: per bloccare il percorso scolastico obbligatorio di un minorenne spesso non bastano le sole insufficienze in pagella e le numerose assenze in classe. La valutazione finale, suggeriscono i giudici della quinta sezione di Milano, deve essere necessariamente complessiva, e tenere conto delle nuove "discipline innovative in ordine alle modalità di valutazione dell'apprendimento degli alunni nelle scuole primarie di primo e di secondo grado”.

47 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views