412 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bocciata agli esami di riparazione, sedicenne rischia di non andare a scuola per tutto l’anno

Per due volte non ha passato gli esami di settembre e non può ripetere la prima superiore nello stesso istituto di Como. A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico non ha ancora trovato una nuova scuola pronta ad accoglierla.
A cura di Fabio Pellaco
412 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Una ragazza di 16 anni rischia di non poter andare a scuola quest'anno perché non ha trovato un istituto intenzionato a riaprire le iscrizioni. Dopo essere stata bocciata agli esami di riparazione per due volte di seguito, la legge non gli permette di iscriversi di nuovo nel suo istituto.

Bocciata per due anni di seguito

La vicenda, come raccontato da QuiComo che ha raccolto la testimonianza della madre, inizia a giugno 2022 quando la studentessa viene rimandata in latino e matematica. Gli esami di settembre non si concludono positivamente e la ragazza viene bocciata. La famiglia chiede un cambio di sezione e la ragazza ripete la prima superiore.

Al termine dell'anno scolastico appena trascorso, il giudizio finale della sedicenne viene sospeso per una seconda volta. Così qualche giorno fa la ragazza si è dovuta presentare nuovamente agli esami di riparazione sempre con due materie: inglese e scienze naturali.

Il 6 settembre l'esito negativo: bocciata per il secondo anno di fila. La decisione dei docenti è arrivata a meno di una settimana dalla prima campanella del nuovo anno e la studentessa comasca si è trovata a non avere più una scuola da frequentare.

L'appello della madre: "Non fatele perdere l'anno"

Il decreto legislativo 297/1994 prevede che non sia possibile iscriversi alla classe dello stesso istituto per più di due anni. Per precauzione la famiglia avrebbe dovuto presentare l'iscrizione a una scuola alternativa nei tempi stabiliti dal Ministero, ma confidando nell'esito positivo degli esami adesso si trova in seria difficoltà. Tutti gli istituti contattati hanno risposto che non c'è più tempo per accogliere una nuova alunna.

Adesso il tempo stringe e la madre si appella ai dirigenti scolastici degli istituti del Comasco: "Mia figlia ci tiene a continuare a studiare, ma è triste e ansiosa perché ha paura che sarà costretta a perdere l'anno. Se c'è un preside di un istituto disposto a iscriverla in ritardo, lo preghiamo di contattarci".

412 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views