Bloccato a 92 anni per due giorni nel corridoio del pronto soccorso: “Tanti anziani in queste condizioni”
Rosario è un uomo di 92 anni che a causa di una caduta è finito in un ospedale di Milano. Per due giorni è rimasto bloccato nella corsia del pronto soccorso. Solo dopo 48 ore è stato trasferito in una stanza nello stesso reparto dove, come ha spiegato la figlia, è "almeno in una condizione più dignitosa". La donna, così come tanti cittadini di Milano, lamenta che il sistema della sanità pubblica non funziona e rischia così di essere più un danno che una risorsa.
"Non è colpa di medici o infermieri perché stanno facendo l'impossibile: il problema è nel sistema, nella carenza di risorse e personale pubblico, soprattutto nella sanità": ha spiegato in un'intervista al quotidiano Il Giorno. Il padre di Paola è invalido e lunedì ha avuto un malore. È stato trasferito al pronto soccorso dell'ospedale San Carlo dove è stato dimesso la sera stessa: "Hanno detto che non c’erano posti e non era necessario un ricovero e noi non sapevamo come portarlo a casa. Abbiamo chiamato un’ambulanza privata, ci ha chiesto 90 euro per un percorso di 5 chilometri, dall’ospedale a casa nostra. Ero uscita di casa solo con la patente e il cellulare, ho chiesto se potevo fare un bonifico ma mi hanno risposto di no. Allora, facendomi aiutare da altre persone, ho dovuto caricare mio padre in auto e portarlo a casa così, nonostante le sue condizioni".
Il giorno successivo l'uomo, che ha il morbo di Parkinson, è caduto. I familiari hanno chiamato i soccorsi ed è stato trasferito per la seconda volta a pronto soccorso dell'ospedale San Carlo dove, dopo essere stato visitato, è stato lasciato nel corridoio: "Sono rimasta impressionata dalla presenza di tanti anziani in queste condizioni. I medici sono stati efficienti e gentili, ma purtroppo è un sistema che non funziona". In quelle ore erano in corso attività di pulizia e sanificazione in alcune stanze della struttura. Successivamente è stato trasferito in una stanza nello stesso reparto. Purtroppo il caldo estivo provoca diversi malori tra anziani e persone affette da patologie. Di conseguenza c'è un aumento degli accessi negli ospedali e nei presidi sanitari.
"Il numero di accessi è in linea con quello di luglio dell’anno scorso, ma rispetto all’anno scorso si evidenziano problematiche socio-assistenziali più articolate. Le persone stanno ricevendo tutta l’assistenza necessaria", hanno spiegato proprio dal San Carlo.